30 Gennaio 2025

Emergenza cinghiali

Continua a preoccupare l’invasione dei cinghiali nelle campagne pugliesi. A lanciare l’allarme CIA Agricoltori Italiani Puglia che chiede l’istituzione di un Commissario nazionale per la gestione della fauna selvatica

Più visti

Incidenti automobilistici, anche mortali, danni per migliaia di euro alle aziende agricole di tutta la Puglia: importante l’impatto su scala economica e sulla sicurezza stradale legato all’emergenza cinghiali. Una situazione preoccupante su cui ha posto l’accento la CIA – Agricoltori Italiani Puglia, in un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Castellaneta. “Quella dei cinghiali è una vera e propria emergenza, un’emergenza per il comparto agricolo che registra danni milionari alle colture agricole, anche dovute alla presenza del lupo che segue i cinghiali e che danneggia gli allevamenti zootecnici – ha dichiarato a margine dell’iniziativa Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario CIA Puglia –   Ma è anche un’emergenza stradale con diversi incidenti stradali anche gravi che si sono verificati e un’emergenza sociale: non dimentichiamoci di un bambino aggredito da un cinghiale nel tarantino. La nostra iniziativa di Castellaneta è servita a fare il punto della situazione, a conoscere il piano di monitoraggio che ha redatto la Regione con l’Università, e di questo ringraziamo l’assessore Pentassuglia perché è un piano che aspettavamo da cinque anni e che negli ultimi mesi ha avuto un’accelerazione”.

© Foto: Puglia Verde

Diverse le richieste avanzate dall’organizzazione di categoria. “Chiediamo la riforma della legge 157 del ’92 che disciplina la caccia in generale ma anche la fauna selvatica – prosegue D’Amico – La fauna selvatica deve essere gestita in ottica di sostenibilità non solo ecologica e ambientale ma anche economica per le aziende agricole. Chiediamo l’istituzione di un commissario a livello nazionale per la gestione della fauna selvatica perché è un argomento trasversale che interessa più settori e infine chiediamo di avviare in Puglia la filiera della carne che possa consentire che i capi abbattuti dei cinghiali vengano usati nella ristorazione anche nei nostri agriturismi”.

© Foto: CIA Puglia

Un fenomeno dilagante che è necessario arginare mettendo in campo azioni mirate a contenere la crescita numerica delle popolazioni di cinghiale, in grado di triplicare ogni anno

Un problema che la Regione Puglia sta provando a contenere su diversi fronti. “Sono in atto ben due pianificazioni per la gestione della popolazione del cinghiale – ha dichiarato ai microfoni di Puglia Verde Domenico Campanile, dirigente della Sezione Gestione sostenibile e Tutela delle Risorse naturali e forestali della Regione Puglia –  La prima pianificazione ha riguardato il PRIU che è il piano per la gestione della peste suina, la seconda è legata al piano di contenimento della specie cinghiale. Mentre la prima è una pianificazione che è andata in deroga a tutti i divieti di tipo ambientale, la seconda purtroppo sta scontando la fase di valutazione ambientale strategica e quindi non è ancora operativa. Comunque stiamo operando oltre che con la caccia ordinaria al cinghiale anche con una caccia diciamo particolare che è quella selettiva. È in corso tutta un’attività legata all’individuazione dei selecontrollori che saranno abilitati in un apposito albo. Caccia che – conclude Campanile – immaginiamo possa essere messa in atto già dal prossimo mese di aprile”.
Condividi:
spot_img
spot_img

Le ultime