Eccellenze del comparto ittico, biodiversità e vini: sono stati questi gli elementi chiave di Puglia Fish & Wine, evento esclusivo presentato dalla Regione Puglia al Circolo ufficiali di Castelvecchio a Verona, lunedì 3 aprile, in concomitanza con Vinitay. Media partner dell’iniziativa, Puglia Verde.
I prodotti del mare al centro dell’iniziativa finanziata dal FEAMP 2014-2020. Biodiversità, sostenibilità ed educazione al gusto i temi al centro dell’evento
Valorizzare l’elevata qualità e la freschezza dei prodotti ittici pugliesi, l’obiettivo del lavoro di integrazione con la filiera agroalimentare messo in campo dalla Regione Puglia. “Questa è una delle sfide che il nostro Dipartimento sta ponendo in essere e l’attività del Vinitaly è stata un’occasione per incominciare a fare queste attività di incrocio tra due settori produttivi molto importanti, quello del vino e quello del pescato”, ha commentato a margine dell’iniziativa Rosella Giorgio, dirigente della Sezione Coordinamento dei Servizi Territoriali del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. “L’evento di stasera è il punto di partenza di una serie di azioni che porremo in essere sia mediante attività di comunicazione e di produzione ma anche tenteremo di disporre bandi che consentano l’erogazione di contributi in forma integrata”.
La pesca artigianale delle acque del Mar Ionio e Adriatico, il ruolo dei parchi costieri e i nuovi progetti di tutela sono alcuni degli argomenti trattati nel corso dell’incontro promosso da Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale, in collaborazione con Confcooperative Puglia, PescaAgri CIA, FederPesca, Associazione Italiana Sommelier Puglia e Made in Carcere.
“A volte si parla della pesca come di una cenerentola ma il MIPAF, il Ministero delle Politiche Agricole, ha tutto insieme, ha l’agricoltura e ha la pesca”, sottolinea Marilena Fusco, direttore nazionale PescAgri CIA. “Noi dobbiamo pensare a questi due settori vicini, insieme, interscambiabili e anche che si compensano. Quando noi parliamo di una filiera parliamo dal pescatore al trasformatore ma in quella filiera c’è posto anche per l’agroalimentare e per l’agricoltura”.
Il comparto ittico pugliese conta 2.200 operatori, un fatturato di oltre 350 milioni di euro pari al 18% della produzione nazionale e una flotta peschereccia di 1.500 imbarcazioni dislocate su 7 Compartimenti marittimi. “Abbiamo numeri importantissimi, adesso dobbiamo essere bravi anche valorizzare il lavoro di queste imprese”, rileva Vincenzo Patruno, presidente FedaAgripesca Confcooperative Puglia “anche attraverso i fondi che la Regione attraverso il ministero ci mette a disposizione, affinché le imprese si innovino per riuscire a portare sulle tavole un prodotto quasi pronto”.
L’iniziativa ha permesso stampa e addetti ai lavori di conoscere la cucina di pesce pugliese, abbinata ai vini e ai prodotti tipici del territorio
“Una grande tradizione di pesca e poi anche una terra del vino”, le parole di Giuseppe Baldassarre, Consigliere Nazionale AIS. “È una vigna che si estende praticamente dal Salento fino a capitanata sia pure con delle peculiarità territoriali. Per cui le opportunità di abbinamento sono infinite”.
“In Puglia abbiamo una varietà straordinaria e adesso abbiamo anche una buona acquacoltura”, ha sottolineato Domenico Maggi, Chef. “Infatti nel Gargano abbiamo una bella produzione di questa ombrina Corba Rossa che questa sera abbiamo anche fatto assaggiare, grande qualità naturalmente, grande risalto alla cucina sana, al cibo sano”.
