Un impianto a biogas alimentato con le pale del fico d’india e di altri sottoprodotti agricoli. Il progetto innovativo, primo in Europa, è frutto di un accordo tra la Sebigas, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biogas e biometano, e Wakonda SpA, startup agricola del leccese. L’impianto a biogas sarà alimentato prevalentemente con le pale di Opuntia, il fico d’india, e produrrà energia elettrica e termica, e fertilizzante organico di alta qualità.
Il progetto è stato avviato su terreni colpiti dalla piaga della Xylella e non più coltivati dai precedenti proprietari
Oltre ai cladodi – le pale del fico d’india -, verranno utilizzati per produrre energia anche altri sottoprodotti agricoli, come sansa di olive, vinacce, siero di latte e pollina, per un totale complessivo annuo di circa 16.000 tonnellate. Secondo le stime della Sebigas, una volta in funzione, il nuovo impianto eviterà l’immissione in atmosfera più di 11.000 tonnellate di CO2 ogni anno.