29 Dicembre 2024

Presentato l’Atlante degli alberi monumentali di Puglia

La pubblicazione segue il primo volume che comprende 84 schede di analisi. Raccolti i dati di altri 34 esemplari monumentali censiti in Puglia

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180 alberi monumentali censiti in Puglia e una pubblicazione che punta a far conoscere questo patrimonio naturale. Presentato a Bari il secondo volume dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia. Hanno realizzato l’opera la Sezione Gestione Sostenibile e Tutela della Risorse forestali e naturali del Dipartimento Agricoltura Sviluppo rurale e ambientale della Regione, in collaborazione con la sezione pugliese della Società Botanica italiana. A illustrare i dati di censimento e monitoraggio sulle sei province pugliesi, in attuazione della Legge 10/2013, l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia. Sono intervenuti anche il presidente della sezione pugliese della Società di Botanica Italiana, Mario De Tullio, il dirigente della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse forestali e naturali, Domenico Campanile, e Francesco Tarantino, georgofilo e agronomo.

Il secondo volume raccoglie 34 schede di esemplari presenti nell’Elenco Nazionale degli Alberi Monumentali approvato dal MIPAAF (ora MASAF)

Si tratta di lecci, ginepri, tassi, roverelle, pini e altre specie che si trovano non solo nei boschi ma anche in campi coltivati, giardini privati e strade pubbliche. Numerose sono le segnalazioni arrivate dal Comando Regione Carabinieri Forestale di Puglia, da diversi Comuni ma anche da privati cittadini. Una lista che si allunga sempre di più. Anche perché “c’è una maggiore sensibilità culturale di agricoltori e proprietari a segnalare alberi monumentali, che raccontano bellezza e diversità delle nostre Puglie.”, ha spiegato l’assessore Pentassuglia. “È fondamentale – ha aggiunto – la corresponsabilizzazione tra enti pubblici, cittadini e comunità scientifica per questo tipo di attività di riconoscimento e valorizzazione di un patrimonio naturale che continua a resistere nello spazio e nel tempo.” E per dare maggiore attuazione alla legge nazionale, verranno allertati, ha annunciato Pentassuglia, anche l’Anci e gli ordini professionali.
 
La legge numero 10/2013 punta a tutelare e valorizzare il patrimonio arboreo con un particolare valore ecologico, botanico, culturale e paesaggistico. Introduce a livello nazionale, inoltre,  una definizione giuridica univoca di albero monumentale. I criteri, come ricorda Francesco Tarantino, vanno dal pregio naturalistico legato a età, dimensioni, forma, portamento e rarità botanica, al valore ecologico. E ancora, dal pregio paesaggistico a quello storico-culturale-religioso. Un iter amministrativo “molto stringente e rigido, – spiega Domenico Campanile. Anche perché “passa da una Commissione e dall’adozione in Giunta regionale, prima di approdare al Ministero dell’Agricoltura.”

Nelle schede dell’Atlante degli Alberi Monumentali di Puglia sono indicati in dettaglio non solo le misurazioni effettuate sugli alberi e la collocazione geografica con coordinate GPS, ma anche i riferimenti a storie e aneddoti. “Lo scopo della pubblicazione, – si legge nella presentazione – è quello di contribuire a essere attrattore nei confronti di visitatori desiderosi di conoscere le bellezze naturali, il paesaggio e la storia del territorio pugliese, trovando negli alberi monumentali della Puglia una testimonianza viva della presenza e dell’evoluzione dell’ambiente naturale e della civiltà umana.” Il volume sarà a breve disponibile online, sulla pagina dedicata agli Alberi Monumentali della Regione Puglia. Il lavoro verrà portato anche alla Bit di Milano.

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