25 Ottobre 2024

Certificati Blu per l’efficientamento idrico

UniVerde e ANBI, sostenute da Aqp, chiedono al Governo e al Parlamento norme, misure e incentivi per agricoltura e industria. Verso le ESCo dell’acqua per ridurre gli sprechi

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Prevedere certificati blu e incentivi per l’efficientamento idrico di imprese agricole e industria. È la proposta a Governo e Parlamento che arriva da Fondazione UniVerde e ANBI, con il sostegno di Acquedotto Pugliese. L’appello è stato lanciato nel corso del convegno “Risparmio idrico è efficientamento energetico?! Dai certificati bianchi ai certificati blu per imprese agricole e industria sostenibili”, organizzato a Roma dai tre enti.

© Foto: UFFICIO STAMPA UNIVERDE

Presentati il position paper di REF Ricerche e le proposte di AVR federata Anima Confindustria, GMT e Almaviva

In particolare, la proposta lanciata al convegno è quella di istituire meccanismi di incentivi al risparmio idrico, simili a quelli già impiegati per il contenimento delle emissioni inquinanti (ETS) o per l’efficienza energetica (certificati bianchi) al fine di promuovere innovazione e applicazione delle migliori soluzioni tecniche di efficientamento idrico per approvvigionamenti e usi agricoli e industriali.

Il position paper di Ref Ricerche su “Risparmio e tutela della risorsa idrica: verso i certificati blu per gli usi industriali” propone di creare un mercato specifico per il risparmio idrico. “Un certificato blu – si legge nel documento – andrebbe a riconoscere il risparmio nell’uso finale di acqua, premiando le imprese con un certificato per ogni litro di acqua risparmiata. Questo risparmio potrà essere correlato ad interventi quali innovazioni di prodotto o di processo che permettano di ridurre il consumo di acqua come input produttivo.”

La proposta di un meccanismo regolamentato di mercato si concentra sulla previsione di una remunerazione ai soggetti che, attraverso interventi di “efficienza idrica”, siano in grado di raggiungere obiettivi prestabiliti di risparmio dell’acqua utilizzata nel processo produttivo. Gli obiettivi dovranno incentivare al risparmio senza pregiudicare la continuità aziendale. Un meccanismo che potrebbe portare alla nascita di nuovi operatori di mercato, le cosiddette “società per l’efficientamento idrico”. Come le ESCo nel settore energetico, saranno in grado di assistere tecnicamente aziende e realtà produttive negli interventi di risparmio idrico. Ma anche di porsi come agevolatori del meccanismo finanziario legato alle certificazioni di efficienza.

© Foto: Puglia Verde

Per Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, “Introdurre forme di incentivazione come i certificati blu, sull’esempio dei certificati bianchi adottati già con successo per l’efficienza energetica, permetterebbe di mettere in campo quelle indispensabili azioni per l’efficientamento idrico dei settori maggiormente water intensive”.

Il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi, ricorda che l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue ha lanciato la certificazione Goccia Verde, a garanzia d’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica nel sistema agroalimentare. Da Anni, inoltre, è attivo il servizio Irriframe per il miglior consiglio irriguo agli agricoltori.

Acquedotto Pugliese è nato sostenibile poco più di un secolo fa grazie a un’opera ingegneristica, il Canale Principale, unica nel suo genere, e continua ad esserlo oggi con investimenti mirati”, ha spiegato Francesca Portincasa, Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese.Sostenere l’iniziativa dei certificati blu è pienamente coerente con il Piano Strategico 2022-2026 di AQP che ha fra le sue priorità la tutela della risorsa idrica, l’economia circolare e la transizione energetica. Tra l’altro recentemente, a Ecomondo nella Fiera di Rimini, abbiamo presentato i primi dati di uno studio sul climate change realizzato con il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Gestire il clima che verrà sarà determinante per garantire acqua potabile ai territori

Nel panel “Agenda 2030 e governance delle risorse idriche” è inoltre intervenuta Patty L’Abbate, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati. “In questo momento storico, a causa dei cambiamenti climatici, molte regioni del mondo vedono diminuire drasticamente le proprie risorse idriche, anche in Italia lottiamo con inondazioni e siccità persistente, la carenza della risorsa acqua ci toccherà purtroppo nell’immediato futuro, dunque la salvaguardia e il riutilizzo di questa risorsa è cruciale”, ha affermato la deputata pugliese.  “Il metodo di circolarità utilizzato per il passaggio a un modello economico circolare, indispensabile per la protezione del Pianeta, può essere applicato anche alla risorsa acqua; stando alle stime diffuse dal World Economic, in Italia il 21% del territorio è a rischio desertificazione. Ad oggi il recupero dell’acqua piovana e il riciclaggio dell’acqua reflua sono ancora un traguardo lontano, per questo ho presentato una serie di proposte di legge e interrogazioni parlamentari sul tema, e poi l’utilizzo dell’acqua nei vari processi antropici sicuramente sarebbero regolati con dei certificati blu, sulla falsariga dei certificati bianchi per l’efficientamento energetico, per addebitare costi ambientali a chi utilizza in modo inefficiente l’acqua, assicurando  obiettivi di risparmio della risorsa. L’efficientamento idrico per gli usi industriali è un obiettivo imprescindibile che potrebbe essere regolamentato con permessi negoziabili”.

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