Con 299 voti a favore 207 contrari e 121 astenuti, l’assemblea plenaria del Parlamento Ue ha respinto la proposta di riforma delle norme sui fitofarmaci avanzata dalla Commissione europea. La bocciatura è avvenuta in prima lettura e ha riguardato il testo nella versione emendata dall’Eurocamera. Respinto anche il rinvio in Commissione Ambiente, competente sulla materia. Il dossier ritorna ora al Consiglio dove dovranno riesaminarlo ministri dell’Agricoltura dei 27 Paesi dell’Unione.
La proposta di riforma prevedeva il taglio entro il 2030 del 62% dell’uso di agrofarmaci e del 50% delle sostanze attive sostitutive
Oltre alla riduzione, vincolante a livello unionale, il regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevedeva obiettivi di riduzione anche a livello nazionale. E ancora, il divieto dell’uso dei fitofarmaci nelle aree sensibili e la promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti. Gli Stati membri avrebbero dovuto anche fissare obiettivi per aumentare l’uso di metodi non chimici di controllo dei parassiti.
I commenti delle organizzazioni di categoria italiane
“L’odierna decisione del Parlamento Europeo di rigettare la nuova proposta di regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato insostenibili tagli da mettere in atto nei prossimi anni, viene incontro alle istanze avanzate dai produttori agricoli del nostro paese, che sono da tempo impegnati in prima linea per assicurare la sostenibilità delle produzioni”. Così commenta il presidente della Copagri, Tommaso Battista.
Ringrazia i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura, il presidente dell’organizzazione, Massimiliano Giansanti. “E’ possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull’azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio”.
“Ha prevalso il buon senso al Parlamento Ue, con la bocciatura del Regolamento fitosanitari che avrebbe avuto forti ripercussioni sul mondo produttivo”, il commento di Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, dopo l’esito della votazione in plenaria. “Non si era tenuto conto delle esigenze del mondo agricolo sin da principio – prosegue Fini – mentre oggi a Bruxelles sono state accolte le nostre ragioni. Gli agricoltori sono i primi a voler contribuire alla sostenibilità, ma chiediamo nuovi strumenti e pragmatismo”.