Una storia antica quella legata alla transumanza che parla di agricoltura, pastorizia e comunità e che oggi può rappresentare un volano per lo sviluppo del turismo lento. Si è tenuto a Foggia sabato 25 novembre il Festival del Tratturo 2023. A ospitare l’evento, Palazzo Dogana, oggi sede della Provincia di Foggia, antica Regia Dogana della Mena delle Pecore, fulcro dell’organizzazione della pastorizia nel Regno di Napoli, con l’uso dei pascoli regi e altri di proprietà privata, convogliando gli armenti attraverso i tratturi dall’Abruzzo, dal Molise e dalla Lucania nelle pianure della Puglia.
Come spiega l’UNESCO, la transumanza è un’antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame nel Mediterraneo e nelle Alpi
Organizzato dall’associazione aquilana “Tratturo Magno 4.0”, con il patrocinio del Ministero del Turismo, della Regione Puglia e della Regione Abruzzo, delle Province di Foggia, L’Aquila e Chieti, dei Comuni di Foggia e dell’Aquila, dei Club per l’UNESCO di L’Aquila e di Foggia, e dell’Università di Foggia, il Festival è stato articolato in due momenti.
Un convegno dal titolo “Tratturo Magno: sinergie delle tre Regioni del Tratturo. Progettualità e fattibilità di un futuro Cammino dei Pastori”, a cui hanno partecipato anche Maria Carla Ciani, vicecapo di Gabinetto del Ministero del Turismo, Massimo Verrecchia, consigliere regionale dell’Abruzzo, e rappresentanti di istituzioni pubbliche e scientifiche abruzzesi, molisane e pugliesi. A illustrare per la Puglia la pianificazione della rete tratturale regionale, la Dirigente della Sezione Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, Costanza Moreo, il referente per l’Università di Foggia del gruppo di lavoro sul Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi, Saverio Russo, Massimo Monteleone dell’Università di Foggia, e la referente per il Politecnico di Bari Dicatech nel gruppo di lavoro DRV, Angela Barbanente.
Nel pomeriggio, invece, si è svolta la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Letterario “Tratturo Magno”.
“Un patrimonio che è uno straordinario scrigno di opportunità per continuare a fare agricoltura e pastorizia insieme a turismo, mobilità dolce, cammini, escursionismo, ciclismo, industria creativa, ricerca e moderna divulgazione storica e archeologica”, ha dichiarato introducendo il festival il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio e Patrimonio, Raffaele Piemontese. “Se la transumanza è dal 2019 nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco dipende dal fatto che se ne avverte tuttora la carica creativa, la capacità di fondere culture e identità plurali”, ha osservato Piemontese, sottolineando la necessità di elaborare “progetti coinvolgenti, accattivanti, ingaggianti: perciò la Regione Puglia ha stanziato un budget notevole, di 2 milioni di euro, sul Tratturo Magno: per provare a concretizzare una visione e una progettualità che spinga altri territori a scegliere questo fattore identitario per promuovere un pezzo di sviluppo locale, per dimostrare che si può fare e come si può fare, con l’augurio che l’edizione 2024 del Festival del Tratturo possa essere organizzato su un segmento valorizzato dell’Aquila-Foggia”.