Europarlamento e Consiglio UE hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla nuova Direttiva Emissioni Industriali (IED), che mira a contrastare l’inquinamento atmosferico e idrico causato dagli impianti industriali in Europa. La norma lascia invariata la soglia per gli allevamenti di bovini, ma introduce regole più stringenti sulle emissioni per le aziende di suino.
Entro il 2026 la Commissione valuterà la necessità di un’azione per gestire le missioni inquinanti nel settore zootecnico europeo
“In Europa abbiamo raggiunto un importante risultato. Abbiamo frenato chi voleva paragonare le emissioni animali a quelle industriali. Su questo, l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, grazie all’azione dei suoi parlamentari a Bruxelles e al sostegno del Governo. Siamo al fianco degli allevatori italiani“, ha sottolineato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “Salva un settore cardine del Made in Italy la decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini da latte e da carne dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali che come più volte denunciato rischiava di obbligare tutte le stalle a sottostare a procedure di autorizzazione insostenibili”. È il commento, affidato a una nota, di Coldiretti e Filiera Italia.
Secondo il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, si tratta di “Un accordo migliorativo rispetto alle proposte iniziali della Commissione Ue che, se accolte, avrebbero compromesso le prospettive dell’intera zootecnia italiana.”