29 Dicembre 2024

Allerta furti di bestiame in Puglia

Si allarga il fenomeno con l’approssimarsi delle festività natalizie, quando aumenta il consumo di carne. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Puglia

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Dagli agnelli alle pecore, fino alle vacche. Aumentano i furti di bestiame nelle campagne pugliesi, con stalle prese di mira proprio a ridosso delle festività natalizie, quando cresce il consumo di carne. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Puglia, che riferisce di un furto di 39 vacche da un allevamento di Altamura, in provincia di Bari. E sarebbe solo l’ultimo di una serie di episodi che si stanno verificando nelle campagne pugliesi.

In allerta anche le forze dell’ordine soprattutto per presidiare frantoi e aziende olivicole, dove è a pieno regime la campagna olivicola, e dove quasi quotidianamente si registrano furti o tentativi di furto di olive. Ma ora cresce l’allerta anche negli allevamenti. Le campagne, si legge in una nota di Coldiretti Puglia, sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza che sta arrecando. 

© Foto: Puglia Verde

Numerosi i furti che si registrano nelle campagne pugliesi, messi a segno da gruppi ben organizzati

Le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni. Si tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo e aprile, si rubano le ciliegie a maggio, l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno. Più a rischio, spiega l’associazione di categoria, sono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani. Questo dimostrerebbe, secondo Coldiretti, che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati. 
 
I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia – con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari. Di qui la necessità, sostenuta dall’associazione di categoria, di approvare le proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.
 
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