1 Gennaio 2025

Clementine, entra nel vivo la campagna di raccolta

Secondo le stime di Confagricoltura Puglia si registra un calo produttivo del 20-30%. Buona la qualità con frutti dolci e succosi

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Iniziata da qualche settimana la raccolta delle clementine, prodotto di eccellenza pugliese in particolare del tarantino. A tracciare una prima stima della campagna 2023, Confagricoltura Puglia. Buona la qualità ma la produzione è in calo. La stagione calda ha reso dolci e succosi i frutti e si annunciano buoni riscontri organolettici.

© Foto: Puglia Verde

Seconda una stima di Confagricoltura Puglia i produttori hanno già raccolto circa il 20% delle clementine

Mentre la campagna 2023 è in pieno corso, c’è molta attesa per la risposta dei mercati, spiega Confagricoltura Puglia. Le condizioni climatiche hanno influenzato la produzione e, rispetto a quella precedente, si registra un calo di circa il 20-30 per cento. Per i calibri pregiati – si legge in una nota – si stanno registrando al momento ottime risposte da parte dei mercati nazionali e internazionali i quali sono disposti a pagare anche un 10-20% in più proprio perché la qualità è alta e il prodotto, profumato e gustoso, è molto apprezzato. La Puglia con una superficie di circa 5500 ettari e una produzione nel 2022 di oltre 113mila tonnellate, concentrata in prevalenza nella zona del Tarantino, è dopo la Calabria la regione più importante in termini di produzione e qualità.

Le imprese – evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia – si trovano di fronte a un aumento enorme dei costi di produzione, soprattutto per l’energia, insieme alla sfida nell’ottenere alcune materie prime e all’incremento degli interessi e dell’inflazione, causando una flessione nei consumi. Questa situazione sta portando a una diminuzione dei profitti aziendali e a una mancanza critica di liquidità che sta influenzando negativamente gli investimenti e potrebbe persino portare alla chiusura delle attività produttive”.

Le clementine, come tutti gli agrumi pugliesi, hanno un ruolo strategico nelle esportazioni e per l’occupazione”, aggiunge il presidente di Confagricoltura Puglia.  “Serve però fare sistema, superare i personalismi e arrivare a rafforzare la presenza dei nostri agrumi sui mercati internazionali già forniti e scoprirne di nuovi. In questo è necessario un supporto concreto da parte delle istituzioni per migliorare la fiducia delle imprese, aumentare l’efficienza e rilanciare la competitività del settore. Servono poi misure regionali che possano compensare le perdite delle imprese e aiutarle a coprire i costi aggiuntivi di produzione, migliorando la liquidità delle aziende ortofrutticole e permettendo loro di riprendere gli investimenti e l’assunzione di personale”.

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