Da luogo abbandonato ad area didattica e di recupero degli habitat e delle specie faunistiche. Tornano a nuova vita le Miniere di Bauxite di Spinazzola, grazie a un articolato restyling per riqualificare il sito, incentivando la sua tutela e favorendone la fruizione sostenibile. I risultati del progetto sono stati presentati in un incontro al quale hanno preso parte il presidente del Parco nazionale dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini, il sindaco di Spinazzola Michele Patruno, il responsabile unico del procedimento Luigi Bombino, il biologo del gruppo di progettazione Leonardo Beccarisi e Vincenzo Lasorella, dirigente della sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia. La misura è finanziata nell’ambito del POR Puglia 2014/2020 – Asse VI “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse Culturali e Ambientali” – Azione 6.5 -6.5.1. “Interventi per la Tutela e la Valorizzazione della biodiversità terrestre e marina.
Le Miniere di Bauxite sono un sito minerario a cielo aperto nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, a circa 10 km dalla città di Spinazzola
Il sito si trova in una zona a elevato valore naturalistico e di eccezionale interesse biogeografico. Negli anni, però, le cave sono diventate delle discariche a cielo aperto. Sono state, infatti, rimosse 11 tonnellate di rifiuti di ogni genere. In particolare, gli interventi hanno puntato a recuperare gli habitat e le specie faunistiche presenti nel sito, realizzando in parallelo punti panoramici, un percorso e un’area didattica per ammirarlo in sicurezza e scoprire le tipicità ambientali, geologiche e storico culturali che lo caratterizzano. Sono stati messi in sicurezza i muretti di recinzione e consolidate le e scarpate in erosione nel primo tratto di ingresso della miniera. Ripristinati, inoltre, i prati aridi mediterranei che circondano il sito, compromessi delle attività estrattive e dalla fruizione incontrollata, e riqualificati gli stagni temporanei che il sito ospita. Per incrementare i siti riproduttivi faunistici sono state installate casette nido e posizionate webcam e fototrappole per il monitoraggio della fauna. Un’area didattica con punti di osservazione rialzati e un percorso pedonale didattico fruibile anche da persone con disabilità. Pannelli informativi in pietra lavica raccontano la storia, il paesaggio, la flora e la fauna del luogo.
La scoperta del giacimento risale al 1935. Tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta le miniere diventano uno dei più importanti giacimenti in Europa per l’estrazione della bauxite. Raffigurate su uno dei cinque francobolli dedicati all’Alta Murgia, le Miniere di Bauxite sono un geosito del Parco di rilevanza internazionale. Patrimonio di archeologia industriale, il sito è caratterizzato dalle singolari sfumature rosse. Per garantire una maggiore tutela e non vanificare gli interventi di ripristino degli habitat, durante l’incontro Ente Parco e Comune di Spinazzola hanno firmato un protocollo d’intesa. Da gennaio, dunque, i visitatori potranno ammirare dall’alto il sito attraverso l’area didattica e i punti di osservazione appositamente predisposti.
“Per le Miniere di Bauxite – commenta il presidente del Parco dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini – è il primo progetto di recupero dall’istituzione dell’area protetta a oggi, per incentivarne la tutela e migliorare la fruibilità del Parco candidato a Geoparco UNESCO. Alla messa in sicurezza del sito seguirà la gestione regolamentata in collaborazione con il Comune di Spinazzola, attraverso un apposito protocollo siglato oggi”.