29 Dicembre 2024

Nuove scadenze per DURC, mezzi agricoli e Xylella nel DL Milleproroghe

Prorogati i termini per l’estirpazione delle piante colpite dal batterio. Fuori dal provvedimento, all’esame nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera, l’esonero Irpef per gli agricoltori. La decisione criticata da Copagri e CIA Puglia

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Prorogati i termini per l’estirpazione delle piante colpite dalla Xylella. Lo prevede il Decreto Legge Milleproroghe, in corso di esame in commissione. A renderlo noto è la Copagri, intervenuta in audizione davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera, nell’ambito dell’esame del ddl di conversione del DL 215/2023 con disposizioni urgenti in materia di termini normativi.

© Foto: Puglia Verde

Prorogato al 2024 il comma del decreto legge 29 marzo 2019 n. 27 relativo alle misure per contenere la diffusione della batteriosi

Si tratta di una delle proroghe, in materie di competenza del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, contenute nel provvedimento. Il DL, infatti, prevede anche la proroga a tutto il 2024 del termine entro cui viene consentito alla PA di posticipare al momento del saldo le verifiche richieste per la conformità dei provvedimenti di elargizione dei sussidi alla regolarità contributiva e fiscale. Una disposizione che nasce “in considerazione del perdurare della crisi energetica collegata alla guerra in Ucraina, dell’aumento dei tassi di interesse bancario, nonché degli eccezionali eventi metereologici, verificatisi nel corso del 2023, che hanno procurato danni alle coltivazioni, ed al fine di garantire liquidità alle aziende agricole”, si legge nel testo del DL.

Alla luce delle molteplici difficoltà che gravano sui produttori agricoli, stretti da tempo nella morsa tra gli elevati costi di produzione, schizzati alle stelle a seguito del drammatico conflitto in atto sul versante comunitario orientale, e le remunerazioni a dir poco insoddisfacenti, non possiamo che accogliere favorevolmente i contenuti agricoli del cosiddetto ‘DL Milleproroghe’, che vengono incontro alle esigenze del Primario e alle istanze avanzate dalla Confederazione per dare modo agli agricoltori di gestire con più tranquillità le molteplici scadenze cui sono sottoposti”. Sottolinea la Copagri, che esprime soddisfazione anche la proroga dell’obbligo di revisione delle macchine agricole, posticipato a fine 2024 per i mezzi immatricolati fino al 1996 e a fine 2025 per quelli immatricolate fino al 2019.

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A pesare sul comparto è però l’assenza nel provvedimento in esame di una serie di misure ampiamente e ripetutamente caldeggiate dal settore, rimaste già fuori dalla manovra.” Si legge in una nota della Confederazione. Il riferimento, in particolare, è alla proroga al 2024 dell’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under 40. Ma anche alla mancata proroga dell’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari.

Sul mancato rinnovo dell’esonero Irpef per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli, interviene anche la Cia Puglia. “Una mazzata – commenta il presidente, nonché vicepresidente nazionale dell’organizzazione, Gennaro Sicolo – per tutto il comparto primario, soprattutto per le aziende vitivinicole che, negli ultimi anni, sono state messe al tappeto dagli enormi danni causati dalla peronospora e dall’annoso problema delle giacenze.” Per le imprese del comparto, questa misura si tradurrebbe in una nuova imposta il cui peso, secondo le simulazioni effettuate dall’Osservatorio Economico Cia Puglia, varierebbe da un minimo di circa 370 euro a un massimo di circa 10mila euro.

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