29 Dicembre 2024

Cresce la produzione di melegrane in Puglia, +150% in 3 anni

Oltre 162mila quintali prodotti nel 2023, il 70% nella provincia di Taranto. Akko e Wonderful le due varietà che si stanno diffondendo maggiormente in Puglia

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Aumenta del 150% in tre anni la produzione di melegrane in Puglia. Si passa dai 62 mila quintali prodotti nel 2021 agli oltre 162 mila dell’anno appena trascorso. Lo rende noto la Coldiretti Puglia, sulla base di una elaborazione di dati ISTAT. Sul podio della classifica regionale sale sicuramente la provincia di Taranto, dove si concentra oltre il 70% della produzione di questo frutto, ricco di vitamine e sostanze antiossidanti.

© Foto: AdobeStock

Nel 2023 la produzione di melegrane in Puglia si è attestata su 162.760 quintali, contro i 65.220 del 2021

Quintuplicata la produzione in provincia di Taranto, passata dai 22.500 quintali del 2021 a 115.000 dello scorso anno. Segue la provincia di Foggia, con 26.000 quintali, mille in più rispetto ai due anni precedenti. Anche in provincia di Bari la produzione è cresciuta da 9.000 a 12.000 quintali. Aumentano di otto volte, anche se restano contenute, le quantità prodotte nella BAT, che salgono da 20 a 160 quintali. Raddoppiano, invece, nel brindisino, dove nel 2023 si sono prodotti 2.400 quintali di melegrane, contro i 1.200 del 2021. Unica eccezione, la provincia di Lecce. Qui la produzione è diminuita, passando dai 7.500 quintali di due anni fa, ai 7.200 dell’anno scorso.

Akko e Wonderful sono due le varietà che si stanno diffondendo più velocemente in Puglia. La prima più precoce – spiega la Coldiretti pugliese – dato che la campagna comincia nella prima decade di settembre con una produttività che varia dalle 25 alle 30 tonnellate per ettaro, per la seconda, invece, la campagna prende l’avvio nella seconda metà d’ottobre e la produttività varia dalle 35 alle 45 tonnellate per ettaro. Tra l’altro le melegrane sono richieste anche dalla grande distribuzione organizzata – aggiunge Coldiretti Puglia – che ha visto crescere vertiginosamente l’attenzione dei consumatori che ne apprezzano i molteplici usi e sono interessati a conoscerne gli utilizzi e le caratteristiche nutritive.

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Una produzione, dunque, da tutelare dalle importazioni massicce dall’estero che mettono a rischio un segmento che vive uno sviluppo esponenziale – spiega Coldiretti Puglia. Il riferimento è alla prima intercettazione della Commissione europea di Falsa Cydia (Thaumatotibia leucotreta) in una spedizione di melagrane proveniente dal Marocco, finora ‘zona free’ dal parassita da quarantena, fa sapere l’associazione di categoria. La diffusione e l’arrivo di virus e insetti si moltiplica per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione.

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