Con 39 milioni di ettolitri, la produzione di vino nel 2023 in Italia è risultata una delle più scarse degli ultimi decenni. È quanto si legge nel report di Ismea dedicato alle tendenze e alle dinamiche recenti del comparto vinicolo. Compresa tra il 20% e il 24% la contrazione dei volumi della vendemmia 2023, come emerge da una più recente valutazione effettuata dall’Osservatorio Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini rispetto a quelle elaborate lo scorso settembre, – 30% per la Puglia. Stime più pessimistiche da imputare a un’estate settembrina che si è prolungata per tutto il mese con sole e temperature massime spesso oltre i 30 gradi.
La condizione climatica da un lato ha influito positivamente sulla qualità delle uve, dall’altro, si sottolinea nel report di Ismea, ha determinato un alleggerimento dei frutti, con una conseguente riduzione volumica del raccolto
Con riferimento al mercato, l’indice Ismea dei prezzi chiude il 2023 con una lieve flessione del 2% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda l’export, registrata a livello nazionale una sostanziale stabilità dei volumi a fronte di un lieve calo dei valori nei primi nove mesi del 2023. Osservando i dati di ottobre, in ripresa la domanda interna, soprattutto rispetto alle vendite delle GDO, che comunque segna un –3,1% dei volumi, per un controvalore, sospinto dal caro prezzi, che segna una variazione del +3,1%.
Maggiori dettagli, nel video allegato.