28 Dicembre 2024

250 tonnellate di cibo sprecate ogni anno in Puglia

Il dato reso noto in occasione della Giornata contro lo spreco alimentare. Illustrate le azioni della strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia

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Si produce più di quanto si consuma e ogni anno in Puglia finiscono nella pattumiera 250 tonnellate di cibo. Una cifra arrotondata per difetto, se si considera che, insieme agli alimenti, vengono sprecate anche le risorse per produrli, energia, acqua,  combustibili, sfruttamento del territorio, perdita di biodiversità. È uno dei dati emersi dall’incontro convocato a Bari in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, per illustrare la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia.

© Foto: Puglia Verde

Il problema dello spreco alimentare abbraccia il tema ambientale e una delle soluzioni è l’attuazione dell’economia circolare

A spiegarlo è l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, che ha sottolineato la necessità di “cambiare paradigma, pensare al cibo come bene comune e non come merce”. “Trasformare i sistemi agroalimentari rendendoli più efficienti, inclusivi e sostenibili è poi fondamentale – ha aggiunto Maraschio – per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi quando abbiamo adottato, recentemente, la Strategia regionale di sviluppo sostenibile, a cui abbiamo dedicato un focus specifico. Pensiamo poi che il 53% dei rifiuti alimentari proviene dalle famiglie, quindi l’educazione dei consumatori è un punto critico per cui è necessario un grande sforzo.” Per questo partirà a marzo una campagna di sensibilizzazione, anche con il coinvolgimento della grande distribuzione, della ristorazione, dei mercati a km0 e delle scuole.

La strategia pugliese di sviluppo sostenibile, come ha ricordato Serena Scorrano, funzionaria responsabile della Strategia, contempla, nell’ambito “Più competitivi con la Puglia Sostenibile”, la definizione di una rinnovata dimensione economica e produttiva, circolare ed inclusiva, che garantisca un uso delle risorse più efficiente e responsabile, attraverso percorsi di sviluppo che minimizzino gli impatti negativi sull’ambiente e che favoriscano la chiusura dei cicli di produzione e consumo.

© Foto: Puglia verde

Nello specifico – ha spiegato Scorrano – per monitorare la scelta regionale di sostenibilità “Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo” è stato associato, tra gli altri, anche una proposta di indicatore di contesto specifico sullo spreco alimentare sistemico, definito ‘regional food waste’ che, con il supporto dell’Agenzia regionale Arti, verrà sviluppato quale parametro per garantire il monitoraggio della strategia su questo specifico tema”.

Su impulso dell’Assessorato all’Ambiente, – ha sottolineato Francesco Longo, responsabile economia circolare e transizione ecologica del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia – nelle politiche per il passaggio da un’economia lineare a una circolare, la lotta allo spreco alimentare si inserisce in azioni che mirano alla riduzione della produzione di rifiuti, a valle se intendiamo la distribuzione solidale, a monte andando a intervenire sui sistemi iperproduttivi che portano a un consumo di risorse esasperato”.

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