Esenzione Irpef per i titolari di redditi agrari e dominicali fino a 10 mila euro annui e taglio del 50% per quelli che vanno dai 10 ai 15mila euro. È questa, in sintesi, la soluzione individuata dal Governo per venire incontro alle proteste degli agricoltori, dopo il vertice tra il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il vice ministro Maurizio Leo e il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. La franchigia sarà introdotta con un emendamento al decreto legge Milleproroghe all’esame delle Commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera dei Deputati. Un provvedimento atteso da molti imprenditori anche in Puglia, tra le regioni italiane con il più alto numero di lavoratori agricoli autonomi.
La norma riguarderebbe gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice
L’esenzione Irpef fu introdotta dalla legge n. 232/2016, la Legge di Bilancio 2017. Secondo questa norma, prevista inizialmente per il triennio 2017-2019, non concorrevano a formare la base imponibile ai fini dell’Irpef e delle addizionali regionale e comunale, i redditi dominicali, ovvero quelli che derivano dal possesso di un terreno, e agrari, quelli relativi all’utilizzo di quei terreni, dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La misura è stata prorogata anche negli anni successivi, fino al 2023. La legge di bilancio 2024 (l. 30.12.2024, n. 213), però, non ha confermato l’agevolazione.
A partire dal 1° gennaio 2024, dunque, i redditi prodotti dalle attività agricole sono tornati ad essere sottoposti alla tassazione ordinaria. Gli effetti dell’agevolazione, infatti, sono cessati per i 431.215 lavoratori agricoli autonomi censiti dall’INPS. Più della metà, il 50,3% si trova nelle regioni del Nord, in particolare nel Nord-est, e il 21,4 al Sud.
La Puglia è la quarta regione in Italia, e prima nel Meridione, per numero di imprenditori agricoli. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio pubblicato dall’INPS a novembre, infatti, nel 2022 la regione conta 29.651 lavoratori agricoli autonomi. Netta la maggioranza maschile. Sono, infatti, 20.634 gli uomini e 9.017 le donne.