Nonostante le piogge degli scorsi giorni, è ancora ampio il deficit idrico negli invasi pugliesi, dove mancano 107,27 milioni di metri cubi di risorsa idrica rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A renderlo noto è l’ANBI, l’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che ricorre il 22 marzo, celebrata anche in Puglia con una serie di iniziative.
A livello globale la carenza idrica riguarda già 1 miliardo di persone, che saliranno a 1,7-2,4 miliardi nel giro di 30 anni (UN Water)
Per sensibilizzare l’attenzione sulla crisi idrica mondiale la Treccani ha realizzato il libro “La Promessa della Madre”, un viaggio dall’Appennino al Mediterraneo tra i paesaggi e le opere dell’Acquedotto Pugliese, lungo gli oltre 33mila chilometri del sistema idrico più complesso d’Europa che serve più di 4 milioni di persone. L’opera, presentata a Roma, raccoglie fotografie e il diario di viaggio dello scrittore e fotografo Carlos Solito, svelando il prezioso tesoro d’acqua dalle sue lontane sorgenti in Irpinia fino a raggiungere capillarmente ogni angolo della Puglia.
Si è svolta, invece, a Gravina in Puglia l’iniziativa “Water for Peace”, Acqua per la Pace, una passeggiata patrimoniale, con attività di orientamento formativo lungo il costone della Gravina, alla scoperta dell’acquedotto Madonna della Stella e dell’area archeologica Padre Eterno. Il percorso ricalca in parte il tracciato del “Cammino materano – Via Peuceta” per giungere poi alla Riserva naturale di San Giuliano a Matera. Protagonisti dell’iniziativa gli studenti di 4 classi del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Bisceglie. L’evento è stato organizzato dallo stesso liceo, in collaborazione con il Comune di Gravina, il Club per l’UNESCO di Bisceglie, il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e con la SIGEA-APS (Società Italiana di Geologia Ambientale).
A Bari, proprio nella Giornata dell’acqua sono iniziati i lavori di restauro della “capa di ferro”, un esemplare unico di fontanella, l’ultima rimasta nel capoluogo pugliese, di tipologia siamese, ovvero con due becchi. La fontana, che si trova in strada San Marco, a Bari vecchia, non funziona da anni. “Si tratta di un recupero importante, – ha dichiarato il presidente del Municipio 1, Lorenzo Leonetti – non solo per il valore storico-sociale della fontana, ma anche perché questa azione è mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.”
