La vendita di trattrici in Europa ha registrato nei primi sette mesi del 2024 una flessione pari all’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati del CEMA – il comitato dei costruttori che riunisce le associazioni nazionali dei Paesi europei – sono stati diffusi durante la conferenza stampa di presentazione di EIMA International 2024, l’esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio in programma a Bologna dal 6 al 10 novembre prossimi. Le vendite di trattrici agricole hanno superato le 125 mila unità, con un andamento diversificato a seconda delle classi di potenza. A essere penalizzate, infatti, sono state soprattutto quelle superiori a 37 kW, che hanno lasciato sul terreno il 9% (in ragione di circa 114 mila mezzi venduti) mentre le gamma di bassa potenza, quelle cioè fino a 37 kW, hanno dimostrato una buona tenuta, incrementando del 4,5% con 58.600 macchine di nuova immatricolazione. Considerando soltanto i principali mercati nazionali, registrata una sostanziale stabilità in Germania, mentre il mercato iberico segna una ripresa degli acquisti (+9,9% tra gennaio e luglio). Contenute le perdite in Francia (-4,9%) mentre in Gran Bretagna si registra un passivo del 11,7% con poco più di 7.700 macchine vendute.
Segno negativo anche per il mercato italiano
Le immatricolazioni indicano a luglio un passivo per le trattrici del 15,3% (in ragione di poco più di 9.800 unità). Chiudono in negativo anche le mietitrebbiatrici (-35,5% per 200 unità), le trattrici con pianale di carico (-20,3% in ragione di 330 unità) e i sollevatori telescopici (-18,7% per un totale di 612 unità), mentre i rimorchi limitano il passivo all’1,9% (poco meno di 4.800 unità).
Guardando ai mercati extraeuropei, nelle statistiche di vendita aggiornate a luglio, gli Stati Uniti segnano una contrazione nelle vendite di trattrici pari all’11.9% e l’India un calo, sempre per le trattrici, dell’8,7%.
Come spiegato nel corso della conferenza, a determinare l’andamento dei principali mercati l’aumento del prezzo delle macchine dovuto alla crescita dei costi di produzione, dei trasporti e della logistica, e in generale dall’incertezza determinata dalle variabili geopolitiche e dai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. In Italia, al problema dell’aumento dei costi, si aggiunge l’attesa per il prosieguo delle varie misure di incentivazione (riallocazione dei fondi PNRR-Next Generation, Transizione 5.0, seconda tranche del Fondo per l’Innovazione).
Guardando al futuro e alle sfide a cui è chiamata l’agricoltura, la domanda resta potenzialmente alta. “Le previsioni per il periodo che va dal 2024 al 2027 – ha spiegato la Presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio, nel corso della conferenza stampa – indicano per il mercato delle trattrici un incremento medio annuo del 4,9% a livello mondiale. Non diverso l’andamento delle altre tipologie di mezzi, e che entro il 2027 si prevedono in crescita del 5,4% annuo”.