25 Ottobre 2024

Granaio Italia, firmato il decreto

La misura utile a monitorare il mercato e controllare le importazioni. La soddisfazione della CIA Agricoltori Italiani Puglia

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Firmato dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il decreto che avvia l’attuazione di Granaio Italia, misura articolata e complessiva che permetterà di salvaguardare le produzioni cerealicole italiane. A darne notizia in una nota è il presidente della CIA Agricoltori Italiani Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, Gennaro Sicolo. “Dopo mesi di lotte, mobilitazioni e petizioni nazionali, Granaio Italia e le misure in esso contenute a tutela del grano italiano sono finalmente una realtà”, ha sottolineato Sicolo in una nota. “L’impegno di Cia Agricoltori Italiani è stato determinante per centrare l’obiettivo”.

© Foto: Puglia Verde

Per la CIA Agricoltori Italiani, Granaio Italia è uno strumento indispensabile per riportare trasparenza sui mercati e tutelare le produzioni made in Italy

Il dialogo con il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, che ringraziamo per aver mantenuto l’impegno assunto, ha portato a questo rilevante risultato che auspicavamo da tempo”, ha aggiunto Sicolo. Secondo la CIA, con il Registro telematico nazionale sarà possibile tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni trasparenti e utili a ridurre la volatilità dei prezzi. Non solo, l’obiettivo di Granaio Italia è la completa tracciabilità dei grani, in tutti i diversi passaggi, soprattutto quando si tratta di prodotti importati dall’estero. “C’è bisogno di trasparenza e certezze, di avere un monitoraggio reale sulle importazioni, così da poter porre un freno alla speculazione ai danni dei produttori italiani che riducono la redditività e mettono a rischio il futuro della nostra cerealicoltura”, spiega Sicolo.

© Foto: Puglia Verde

Il comparto cerealicolo – aggiunge il presidente di CIA Puglia – sta attraversando uno dei periodi più difficili degli ultimi anni. L’auspicio è che questo sia l’inizio di un percorso utile, anche in raccordo con l’Europa, a invertire le dinamiche che, soprattutto negli ultimi anni, hanno completamente azzerato la redditività per l’anello più importante della filiera, quello dei produttori”.

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