Anche se in misura minore rispetto ad altre regioni italiane, in Puglia con un -3,2% si è registrato un calo delle immatricolazioni di trattrici nei primi nove mesi dell’anno. A essere registrate 1057 trattrici rispetto alle 1092 del 2023. Dodici le mietitrebbiatrici rispetto alle 33 dello scorso anno (-63,6%), tre i pianali di carico (-50%) e 307 i rimorchi (-3,5%). Segno positivo solo per i sollevatori telescopici che segnano un 10,3%. È quanto emerge dall’analisi realizzata da FederUnacoma, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti. A livello nazionale, il bilancio dei primi nove mesi dell’anno indica infatti flessioni per tutte le tipologie di mezzi, con percentuali che non migliorano rispetto a quelle del primo semestre. Le immatricolazioni di trattrici indicano un calo per le trattrici del 15,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (11.851 le unità immatricolate), un calo per le mietitrebbiatrici del 31,9% in ragione di 246 unità immatricolate, e un passivo del 18,7% per le trattrici con pianale di carico (405 unità). In calo del 18% sono i sollevatori telescopici (751 unità immatricolate) mentre più contenuto è il passivo per quanto riguarda i rimorchi, che segnano -2,8% in ragione di 6.034 unità. Guardando ai territori e ai relativi dati delle trattrici, Emilia-Romagna (-23,3%), Lazio (-20,2%), Sicilia (-18,2%) e Veneto (-17,2%) le regioni in cui si evidenziano cali superiori alla media nazionale.
L’aumento dei prezzi di listino, le difficoltà di accesso al credito e i bassi redditi agricoli alla base del calo secondo la Federazione dei costruttori
A frenare il mercato è anche il rallentamento nell’erogazione dei nuovi incentivi (PNRR, Fondo Innovazione, Decreto 5.0), che ci si augura possano andare presto a pieno regime. La notizia di incentivi imminenti – ricorda la Federazione – produce sempre una frenata negli acquisti, giacché gli imprenditori sospendono gli investimenti in attesa di condizioni più favorevoli. A fronte di questo – conclude la Federazione – è necessario che alla notizia di nuovi incentivi faccia seguito una rapida messa a punto dei sistemi di assegnazione dei fondi, proprio per evitare effetti distorsivi su quello che sarebbe il normale andamento del mercato.