Leader nella produzione di grano duro, la Puglia gioca un ruolo centrale nella filiera della pasta, celebrata il 25 ottobre nel Pasta World Day. Edizione numero 26 per l’evento, voluto da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation, che quest’anno ha scelto Philadelphia quale capitale dei festeggiamenti dell’amato simbolo della cucina italiana. Lo scorso anno sono state prodotte 17 milioni di tonnellate di pasta in 52 differenti Paesi. Con 3,9 milioni di tonnellate, l’Italia ha mantenuto la leadership in termini di produzione seguita da Stati Uniti, Turchia ed Egitto, ma anche in termini di consumi. Nel Belpaese, infatti, si consumano ogni anno 23,3 Kg pro capite di pasta, vale a dire oltre sei kg in più rispetto al secondo Paese per consumi, la Tunisia (17 kg), e dieci rispetto al terzo, il Venezuela (13,6 kg).
Mentre gli acquisti all’estero di pasta made in Italy crescono in valore del 9% nel primo semestre del 2024, il prezzo del grano pugliese è crollato del 25% in 1 anno
È quanto emerge dall’analisi realizzata da Coldiretti Puglia, sui dati ISTAT Coeweb. Aumentata la tendenza dei consumatori italiani – ricorda l’organizzazione di categoria in una nota – a ricercare pasta fatta con 100% grano italiano: oggi 4 pacchi di pasta su 10 (40%) venduti in Italia utilizzano esclusivamente grano duro coltivato sul territorio nazionale. Un risultato definito storico dall’organizzazione che al contempo sottolinea che nell’ultimo decennio in Italia è scomparso un campo di grano su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.
