La Dop economy italiana supera i 20 miliardi di euro di valore alla produzione, con una crescita del 52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. I numeri relativi all’anno 2023, riguardanti il segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, arrivano dal XXII rapporto Ismea-Qualivita, che fornisce una visione d’insieme molto interessante, con il comparto del cibo DOP IGP per la prima volta sopra i 9 miliardi di euro. Frena invece – sia in quantità che in valore – il vino imbottigliato che si attesta su 11 miliardi di euro. Le esportazioni confermano il dato di 11.6 miliardi di euro del 2022 anche se ad una crescita nei Paesi dell’Unione Europea del 5,3 % fa da contraltare un calo delle vendite nei Paesi extra Unione Europea pari al 4.6%. Un dato che induce a una preoccupante riflessione alla luce dell’attuale dibattito sui dazi che riguarda soprattutto gli Stati Uniti che da soli valgono un quinto delle esportazioni italiane DOP IGP. In chiaroscuro i dati della Puglia, che rispetto al 2022 registra un calo del 7,5%.
La Dop economy pugliese, che riguarda 60 prodotti e 16.289 operatori, vale 628 milioni di euro
Ad apportare il contributo maggiore in termini economici è la filiera del vino, che rappresenta l’89,5% del totale con 562 milioni di euro. Un valore che registra purtroppo una variazione negativa dell’11% rispetto al 2022 e che posiziona comunque la Puglia al sesto posto nella classifica delle regioni italiane per impatto economico DOP IGP vino. In crescita, invece, il comparto del cibo che nel 2023, con 66 milioni di euro generati da 22 filiere certificate, segna un incremento del 40,4% rispetto all’anno precedente, posizionando la Puglia al 12esimo posto tra le regioni italiane.
Dopo il vino, è la filiera degli oli di oliva a contribuire in modo significativo alla Dop economy regionale, con un valore alla produzione di 37 milioni di euro che posiziona la Puglia al primo posto tra le regioni italiane. La principale denominazione è il Terra di Bari DOP con 34 milioni di euro di valore alla produzione.
Guardando ai territori, la prima provincia pugliese per impatto economico si conferma Taranto, con 200 milioni di euro. Seguono, sul podio, Foggia con 110 milioni e Lecce con 108 milioni
Nessuna provincia pugliese si posiziona tra le prime 20 in Italia per valore complessivo della DOP Economy. E non è confortante neppure la posizione persa -il virtù del meno 7,5% registrato rispetto allo scorso anno – nella graduatoria delle regioni italiane a favore della Sardegna che ci ha scalzato dal nono posto. In un’area – Sud e Isole – nella quale oltre all’exploit della Sardegna, si sono registrati gli ottimi risultati di Abruzzo, Campania e Sicilia. Speriamo che i dati del 2024 possano essere migliori…
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