È tempo di nomine all’interno delle federazioni provinciali pugliesi di Coldiretti. Cambio di guardia a Foggia con Lorenzo Belcapo che assume l’incarico di direttore provinciale. Classe 1974, di Bagnoregio in provincia di Viterbo, Lorenzo Belcapo è in Coldiretti da 25 anni, svolgendo incarichi tecnici prima nella federazione di Viterbo e dal 2010 a Roma alla Coldiretti Nazionale Coldiretti, con il ruolo di responsabile del settore PSR e dal 2017 come responsabile tecnico nazionale del CAA. Belcapo raccoglie il testimone da Marino Pilati che ha guidato la federazione provinciale per sette anni e va a dirigere Coldiretti Abruzzo. “L’obiettivo è di continuare lungo il percorso di valorizzazione dell’agroalimentare di qualità – ha detto il neo direttore Belcapo, ringraziando l’uscente Pilati per il lavoro svolto – a partire dalla tutela e dalla promozione del territorio come fattore di competitività per le imprese agricole. La dignità e le enormi potenzialità del settore agricolo, quale asse portante dell’economia della Capitanata, continueranno ad essere costantemente al centro dell’attività di Coldiretti”.
Nominato anche il condirettore di Coldiretti Bari e BAT
Sarà Luca Celestino ad affiancare il direttore regionale Pietro Piccioni alla guida della federazione provinciale. Classe 1979, dottore commercialista e revisore contabile, il direttore Celestino, di Cosenza, è in Coldiretti da 9 anni, ricoprendo prima l’incarico di coordinatore gestionale di Coldiretti Basilicata e per un breve periodo anche della Puglia. Ha diretto le federazione provinciali di Potenza e Chieti, oltre a essere stato vicedirettore regionale di Coldiretti Basilicata. “La Coldiretti di Bari – ha dichiarato il condirettore Celestino – con la sua forza di rappresentanza, vuole contribuire a costruire un progetto di sviluppo che sappia generare un forte e determinato sistema agroalimentare delle province di Bari e BAT. La valorizzazione del potenziale agricolo ha bisogno del contenimento dei costi di produzione, di una fiscalità e condizioni di reciprocità competitive e di saper cogliere le opportunità occupazionali che il settore offre, attraverso interventi che consentano di stabilizzare il lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa”.