Riflettori puntati su una delle emergenze che sta investendo l’intero territorio nazionale, quella idrica. Un problema all’attenzione del Governo centrale che ha istituito una cabina di regia interministeriale per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali. Tra gli obiettivi, individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie; lavorare a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerare i lavori essenziali per fronteggiare la siccità; avviare una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica e individuare un Commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia.
Preoccupanti in Puglia sono le condizioni degli impianti: “Mentre Arif ha ammodernato con il polietilene e con altre forme l’emungimento e poi la distribuzione dai loro pozzi – ha affermato Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia – abbiamo un problema con i Consorzi di bonifica che hanno reti e infrastrutture molto vecchie che perdono oltre il 50% dell’acqua e che abbiamo candidato a progetti importanti che necessitano di investimenti. Consorzi che di fatto hanno dato acqua a un sistema agricolo importante, perché non tutte le zone hanno i pozzi di emungimento come non tutte le zone hanno pozzi autorizzati, questo lo voglio dire perché sto dicendo a tutti di mettersi in regola perché chi ha pozzi abusivi sarà stanato e stangato”.
La Puglia, ci riferisce l’assessore Pentassuglia, ha opzionato una dote da oltre 300 milioni del FSC già discussa con il vecchio Governo e in fase di discussione con il nuovo governo. “Mi auguro venga data il prima possibile perché il combinato disposto delle azioni tra il PNRR, la situazione per il Patto per la Puglia e questa dotazione del FSC ci porta a far mettere la rete infrastrutturale a disposizione tanto dei Consorzi quanto dei territori, ma soprattutto nella rete duale di emungimento di acque o di acque da riuso da depurazione perché non tutti i Comuni vogliono fare la gestione di questi, non tutti gli agricoltori hanno fatto cooperative o strutture che poi gestiscono le acque. Le azioni di Acquedotto Pugliese finiscono con la depurazione e il recapito delle acque e serve chi, in qualità di gestore, deve prendere quelle acque e metterle a disposizione di tutta la filiera agricola. Ecco abbiamo le idee chiare e sappiamo quali sono le risorse e i progetti che ci servono – conclude Pentassuglia – Serve chiudere con questa cabina di regia quello che è l’elenco delle priorità e delle somme, da dove vengono attinte e come vengono messe a disposizione per completare questa fase”.
Migliaia le imprese agricole che si trovano in difficoltà a causa della siccità. Una situazione dal carattere eccezionale che ha portato al riconoscimento dello stato di calamità dal primo gennaio al 30 settembre dello scorso anno in tutta la Puglia
Fondamentale non sprecare nemmeno un goccio d’acqua, mettendo in atto azioni utili a chiudere il ciclo in maniera virtuosa. “Vero che il Sud è stranamente adesso nella condizione di essere meno in emergenza del Nord perché ha imparato a fare di necessità virtù. Acqua poca, per questa estate c’è. Se vogliamo ragionare nel breve periodo al momento sul potabile siamo tranquillissimi, mediamente ci sentiamo abbastanza garantiti ma noi dobbiamo guardare molto più in là ed è il motivo per cui vogliamo rendere sempre più volumi di acqua reflua depurata da destinare all’agricoltura”. A fare il punto della situazione è Francesca Portincasa, direttrice generale AQP: “Attualmente gli impianti in funzione sono nove, già per questa estate ne saranno pronti degli altri, puntiamo ad arrivare entro l’anno venturo ad arrivare a 43 impianti che potranno dare acqua buona per l’agricoltura. Un’acqua che è buona due volte perché è acqua controllata, talora è migliore di quella dei canali di irrigazione ma perché è trattata, è seguita, cosa che madre natura non fa e soprattutto perché contiene quelle piccole quantità di nutrienti che permettono agli agricoltori di ridurre le concimazioni chimiche. Quindi siamo buoni anche con l’ambiente – conclude Portincasa – Ridurre le concimazioni chimiche significa anche ridurre anche l’emissione di CO2, il trasporto su gomma, tutta una serie di potenziali fattori inquinamento che girano intorno al mondo dell’agricoltura”.
Guardando al futuro, la parola d’ordine è formazione. Un percorso intrapreso Acquedotto Pugliese, insieme al DICATECh (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari) e al CIHEAM Bari (sede italiana del Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes), che hanno dato vita alla Scuola Internazionale dell’Acqua con l’avvio del corso avanzato sulla gestione delle acque e i trattamenti dei reflui per il riutilizzo agricolo. “Senza la formazione non si possono capire le reali necessità delle colture – spiega Nicola Lamaddalena, direttore aggiunto CIHEAM Bari – Noi di solito diciamo sempre ‘l’acqua è poca l’acqua è molta’, diciamo che ‘dobbiamo irrigare le colture’ ma in realtà questo non è corretto perché noi in realtà diamo l’acqua al terreno e poi la coltura se la prende dal terreno. Il terreno si comporta come se fosse un serbatoio. Questo serbatoio va riempito quando si svuota e la somministrazione di acqua va interrotta quando il serbatoio è pieno. Se si continua a irrigare quando il serbatoio e pieno quindi quando quel terreno è pieno quell’acqua in più viene persa. Immaginate un bicchiere che è pieno e si continua a versare acqua. Se invece non si diamo acqua quando il serbatoio è vuoto la coltura reagisce a una condizione di stress, ma in che modo reagisce? Reagisce riducendo la produzione quindi anche se poi si somministra l’acqua la coltura fornirà meno produzione – conclude Lamaddalena – Questo è un grande problema in condizione di scarsità. Si rischia di utilizzare più acqua di quella che serve e avere una produzione inferiore rispetto a quella che si potrebbe avere”.