1 Febbraio 2025

Sviluppo rurale , la Puglia incontra l’Europa a Manduria

Dal PSR Puglia 2014/2022 al CSR Puglia 2023/2027: tenutisi nel Tarantino i Comitati di Sorveglianza e Monitoraggio dedicati allo Sviluppo Rurale

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Un momento di confronto con le istituzioni europee, ma soprattutto un momento di passaggio tra vecchia e nuova programmazione. Ospitate a Manduria il 22 e il 23 giugno scorsi, la seduta del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022, dedicata a valutare l’attuazione del Programma e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi e del primo Comitato di Monitoraggio del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027 della Regione Puglia. Presenti i referenti della Commissione Europea, Filip Busz e Ingrid Brownrigg e il numeroso partenariato regionale.  Un doppio appuntamento in cui è stato messo in evidenza il lavoro svolto in questi mesi che, com’è emerso, ha ottenuto l’apprezzamento trasversale delle associazioni di categoria e dei sindacati. Nell’occasione è stata, altresì, accolta la collaborazione da parte dell’Autorità Ambientale Regionale nel traguardare gli obiettivi comuni, a tutela del suolo e a difesa dei territori.

I bandi previsti sono 13, un terzo dei quali – si legge nella nota diffusa dalla Regione Puglia – partiranno entro la fine del 2023, a cominciare da quelli destinati agli investimenti nell’arboricoltura.

© Foto: Puglia Verde

Trasparenza, misurabilità e controllo dei criteri saranno le parole chiave per dare migliore attuazione e massima oggettività per i nuovi bandi del CSR Puglia 2023-2027

A cambiare rispetto al passato, tra le altre cose, l’assetto tra Stato membro e Regione: importante coordinare le specificità delle singole Regioni, con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Autorità di riferimento nazionale. Inoltre, maggiore sarà il coinvolgimento di enti, associazioni, portatori di interesse, stakeholders che concorrono alla definizione degli obiettivi da conseguire nell’ambito dello sviluppo rurale. “Sono state due giornate importanti di lavoro e siamo consapevoli del dover affrontare l’N+3 del PSR 2014-2022 – ha ricordato l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia – e garantire la spesa dei fondi europei della vecchia programmazione fino al 2025, ma intanto abbiamo messo le basi, illustrando i criteri di selezione degli interventi di prossima attivazione nell’ambito del CSR Puglia 2023-2027. Integrazione tra lavoro, cultura e formazione, per la trasformazione dei prodotti agricoli, senza dimenticare il rapporto sinergico con le Università e i centri di ricerca. Stiamo investendo risorse importantissime sul capitale umano e stiamo lavorando sulla condizione femminile in agricoltura. Gli agrinido sono solo un esempio di sostegno, ma continueremo a dare forza, con la nuova programmazione, al lavoro dei giovani in agricoltura, che come è stato messo in evidenza in questi giorni, nella nostra Regione hanno un’età media bassa, quindi con una potenzialità ancora altissima. Voglio ricordare che questa attività del comitato di sorveglianza e di monitoraggio continueremo a portarla nelle diverse province pugliesi, poiché concorre anche a dare visibilità ai diversi territori, anche per spiegare il lavoro e le potenzialità dello sviluppo rurale made in Puglia”.
 
© Foto: Puglia Verde

I criteri di selezione – come ha ricordato l’Autorità di Gestione del CSR Puglia 2023-2027 Gianluca Nardone – saranno sottoposti a procedura scritta. Dovrà esserci coerenza tra principi e criteri, in ossequio alla strategia regionale: modificare i principi è possibile ma solo una volta all’anno e deve essere proposta dal Masaf. Dopo dieci giorni lavorativi saranno verbalizzate le raccomandazioni, con una motivazione da parte del sottoscritto, Autorità di Gestione CSR Puglia 2023-2027. Alcune sono già arrivate ma nella prossima settimana partiranno i dieci giorni della consultazione scritta. Ad ottobre 2023 partiranno i nuovi bandi del CSR Puglia 2023-2027, anche se sotto condizione, poiché bisognerà attendere le modifiche che l’Autorità di Gestione nazionale Giuseppe Blasi, dovrà portare all’attenzione della Commissione Europea”.

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