L’invio degli avvisi relativi alle annualità 2019, 2020 e 2021 – e in taluni casi 2018 – ha sollevato una questione che si ripete da tempo. Da un lato gli agricoltori, vessati dai costanti aumenti dei costi di produzione, che vorrebbero la sospensione del tributo 630, dall’altro i Consorzi che devono rispettare le prescrizioni di una norma nazionale. 630 è il numero del discusso contributo ordinario a carico di tutti i proprietari di immobili che ricadono nei perimetri di un comprensorio di bonifica. Emissioni necessarie in vista della costituzione del Consorzio di Bonifica del Centro Sud Puglia, come spiega ai microfoni di Puglia Verde Alfredo Borzillo, Commissario straordinario unico Consorzi di Bonifica di Ugento e Li Foggi, Terre d’Apulia, Stornara e Tara e Consorzio Speciale per la bonifica di Arneo.
Consorzi di bonifica, “630” il tributo della discordia
Previsti 65 milioni di euro di emissioni in sei mesi: l’invio degli avvisi relativi alle ultime annualità agita il mondo agricolo pugliese