1 Febbraio 2025

Rivitalizzazione Dieta Mediterranea

Dopo Milano e Palermo, è stata Valenzano la città a ospitare la terza conferenza mondiale presso la sede italiana del CIHEAM

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Una tre giorni di confronto tra quasi 200 tra esperti e stakeholder internazionali, che si sono alternati in ventuno sessioni tematiche, allo scopo di sollecitare il cambiamento di rotta dei Sistemi Alimentari Sostenibili nella Regione mediterranea. Organizzata dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari  nel Campus Cosimo Lacirignola la terza conferenza mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea.

Un appuntamento cruciale per la Regione mediterranea quello organizzato dal Chieam Bari in occasione dei sessant’anni della fondazione dell’Istituto. “È un appuntamento molto importante per noi che abbiamo come missione quella di cercare di raggiunger gli obiettivi dello sviluppo sostenibile soprattutto in un periodo come questo”, ha dichiarato Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari. “La nostra agricoltura ha avuto pesanti conseguenze per la pandemia, per il conflitto in atto. Se vogliamo indirizzarci verso sistemi agricoli, agroalimentari più sostenibili, dobbiamo prendere in considerazione con un cambiamento di rotta la dieta mediterranea perché è l’unica dieta, non soltanto che è stata considerata dall’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’Umanità, ma è la dieta che coniuga consumo e produzione.”

© Foto: Puglia Verde

Una risorsa strategica per accelerare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma di azione delle Nazioni Unite per le persone, il pianeta e la prosperità che ingloba 17 obiettivi

Uno strumento che non parla solo di salute, ma di sviluppo economico e di tutela del pianeta, dei territori e del patrimonio culturale. “La rivitalizzazione poggia proprio su queste basi” – ha affermato Roberto Capone, amministratore principale CIHEAM Bari. “Basi che ci consentono di dare una nuova idea di dieta mediterranea e di un modello alimentare che fa bene alle risorse naturali.”

© Foto: Puglia Verde

Innovazione, cooperazione e dialogo tra le parole chiave dell’appuntamento internazionale durante il quale sono stati affrontati i principali temi al centro del dibattito europeo, dal cambiamento climatico all’etichettatura nutrizionale dei prodotti, che vede l’Italia in prima fila a tutela del ruolo della Dieta Mediterranea. “Non si può dare la pagella al singolo cibo, al singolo prodotto, ma bisogna dare una valutazione sulla dieta complessiva – ha affermato l’Eurodeputato Paolo De Castro –  E la dieta mediterranea è il simbolo di questa cultura di pensiero che vuole lasciare al consumatore la libertà di scelta”.

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