2 Febbraio 2025

La Puglia del vino

Clima, crisi energetica e aumento dei costi: le conseguenze sul comparto

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Siamo nel pieno della campagna vitivinicola in una regione la Puglia che incide per il 13% sul vigneto Italia e per il 18% sulla produzione vino. Una campagna che arriva alla fine di un’estate dal clima particolare, con eventi estremi che hanno colpito il territorio a macchia di leopardo, come ricorda Massimo Tripaldi, Presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria. “In generale ci aspettiamo un’annata con uve particolarmente sane vista l’assenza di piogge o umidità durante la stagione estiva e nelle zone in cui non ci sono stati eventi di calamità particolari un’ottima annata anche se le annate calde non sono mai del tutto eccezionali.”

Stime vendemmiali che devono fare i conti però con l’andamento di un mercato condizionato da una crisi inflazionistica europea. “Ci troviamo in una situazione in cui giacenze e produzione sono ancora a livelli alti tanto che le stime vendemmiali che sono state fatte pochi giorni fa – ricorda Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare Nomisma – vedono per la produzione pugliese un mantenimento dello stesso livello dello scorso anno anzi con una crescita del 3%. Questo si scontra con un mercato in questo momento a livello nazionale e internazionale un po’ stagnante, abbiamo un export che cresce sul lato dei valori ma in termini di volume siamo più o meno allo stesso livello dell’anno scorso e anche il mercato interno cresce soprattutto nella ristorazione ma soffre nella GDO che comunque è uno dei principali mercati di riferimento per il vino pugliese.”

© Foto: Puglia Verde

Agli incrementi dei costi dell’energia vanno a sommarsi gli aumenti dei prezzi da parte dei fornitori, come lamentato dai produttori vinicoli

Incrementi che inevitabilmente si ripercuotono su tutti gli attori della filiera vitivinicola.

Massimiliano Apollonio, Apollonio Casa vinicola

© Foto: Puglia Verde

“Gli aumenti sono stati direi clamorosi perché si è passato da già degli aumenti da gennaio da prima della guerra però siamo arrivati adesso al primo settembre con dei rincari per esempio del vetro nella media del 30% quindi sono davvero non più sostenibili da parte nostra e che poi ovviamente si ripercuotono al meno in parte al cliente finale. È chiaro che noi non possiamo aumentare una bottiglia di vino del 30% perché sarebbe impossibile poi da vendere.”

Gianfelice D’Alfonso Del Sordo, Cantine D’Alfonso Del Sordo

“Per quanto riguarda l’estero purtroppo quelli che sono i nostri venti di guerra incidono un po’ su vari paesi, adesso magari c’è qualche paese che ancora reagisce ad esempio come la Germania o l’Inghilterra ma diciamo il resto è un po’ sul chi va là per quello che succederà nei prossimi giorni.”

Donato Di Gaetano, Cantina Mirvita Agricola Tor de’ Falchi

“La preoccupazione maggiore è l’incertezza e l’inimmaginabilità che l’evoluzione della convergenza di più determinanti di crisi, quindi non è soltanto una crisi bellica ma è una crisi post covid anche, è una crisi econonomico-finanziaria internazionale, è una crisi climatica-ambientale di gravissime proporzioni che riguarda non soltanto la produzione dell’energia fotovoltaica ma anche l’utilizzo delle risorse idriche. Manca, siamo in presenza di una assenza di governance sia delle risorse energetiche territoriali, sia delle risorse idriche territoriali.”

Aumento dei costi di produzione, prezzi in calo, clima, un momento delicato per un comparto da difendere che nei gironi scorsi è stato chiamato a un confronto sul tavolo regionale. “Sono emerse le difficoltà che il reparto sta vivendo, primo a seguito di quello che è stato un mercato delle uve molto discutibile dall’anno scorso a quest’anno e poi soprattutto per quello che sono i problemi legati al rincaro di tutte le materie prime e di tutte le conseguenze ad esse collegate – sottolinea Marco Pagano, presidente di Cantina San Donaci  L’Assessore ha recepito quelle che sono le istanze, quello è stato l’invito da parte nostra alla politica a voler attenzionare comunque e contribuire se ci sono anche risorse speciali, adesso si parla tanto del PNRR, o di altre opportunità che possano darci una mano a superare questi momenti comunque di impasse.”
 
© Foto: Puglia Verde

Dai produttori di uve ai consumatori, le problematiche del settore stanno interessando tutti gli attori della filiera, anche se molti amanti del vino non rinunciano facilmente all’acquisto.

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