25 Ottobre 2024

Il latte versato

CIA Puglia: vola l’export dei prodotti caseari, aumenta il prezzo del latte allo scaffale ma resta a terra quello alla stalla. UCI Puglia: scarseggia il foraggio, balloni da 50 a 90 euro

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Continua a tenere banco la questione latte con le aziende zootecniche che dal Gargano al Salento denunciano le medesime difficoltà. E mentre l’export di prodotti casearia registra aumenti a due cifre e un litro di latte fresco di buona qualità al supermercato segna la maggiorazione di 15 centesimi rispetto allo scorso novembre, nulla sembra essere cambiato per i produttori.

Questione latte, vola l’export ma alla stalla che cosa accade?

“Niente, non accade nulla, anzi le notizie sono sempre più sconfortanti” ci riferisce Giannicola D’Amico, Vicepresidente vicario CIA Puglia. “Che cosa succede, che l’export dei prodotti caseari aumenta perché ovviamente noi siamo impegnati nella produzione di prodotti caseari di eccellenza, che vengono invidiati in tutto il mondo, di qualità e che quindi vengono esportati in grande quantità. Di contro il latte anche negli scaffali della grande distribuzione aumenta da 1,65 euro a 1,80 euro. Il prezzo del latte alla stalla aumenta di solo un centesimo, da 40 centesimi a 41 centesimi, più o meno il latte che alla stalla si registrava nel 1997 cioè 25 anni fa. Quindi non succede nulla, una situazione ancora più catastrofica. Le aziende zootecniche che stanno chiudendo i battenti sono diverse quotidianamente soprattutto sul fronte della Murgia barese e della Murgia tarantina. Quello del prezzo del latte ormai è un problema atavico, registriamo negli ultimi mesi dei protocolli d’intesa abbastanza importanti tra il mondo dei produttori e il mondo dei trasformatori e il mondo dei distributori dell’industria. Peccato che alcuni anelli che hanno sottoscritto quei protocolli alla fine fino ad oggi non hanno rispettato gli impegni presi.”

© Foto: Puglia Verde

All’aumento dei costi di produzione si aggiungono le conseguenze di un’annata, quella scorsa, priva di piogge

A causa della prolungata assenza di piogge è stato prodotto poco foraggio. “Se un ballone di foraggio l’anno scorso costava 50 euro adesso i costi sono lievitati a 90 euro”, afferma Vito Laterza, coordinatore UCI Puglia.

L’alimentazione del bestiame viene integrata?

“Certamente, l’alimentazione del bestiame viene integrata con mais, cotone e soia che in quest’ultimo periodo hanno avuto un aumento di circa il 35-40%.”

Il prezzo del latte alla stalla è oggi sufficiente a coprire i costi di produzione?

“Sicuramente no, se teniamo conto di tutti gli aumenti dei costi di produzione, dalle foraggere, le materie prime, l’energia elettrica, sicuramente non basta. Se il latte alla stalla qualche mese fa veniva pagato 41 centesimi, oggi nonostante ci sia stato un piccolo aumento di 3-4 centesimi questo non basta, servirebbero almeno 10 centesimi di aumento. Il latte alla stalla per poter compensare le spese dovrebbe andare almeno 50 centesimi”.

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