25 Ottobre 2024

Emissioni industriali, bovini esclusi dalla Direttiva

Decisione rimandata al 2026: la Commissione Europea dovrà valutare le modalità per contrastare le emissioni generate dall'allevamento di bovini

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Europarlamento e Consiglio UE hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla nuova Direttiva Emissioni Industriali (IED), che mira a contrastare l’inquinamento atmosferico e idrico causato dagli impianti industriali in Europa. La norma lascia invariata la soglia per gli allevamenti di bovini, ma introduce regole più stringenti sulle emissioni per le aziende di suino.

© Foto: Puglia Verde

Entro il 2026 la Commissione valuterà la necessità di un’azione per gestire le missioni inquinanti nel settore zootecnico europeo

La Direttiva sulle emissioni industriali – si legge nella nota del Consiglio e del Parlamento UE –  è il principale strumento dell’UE che regola l’inquinamento provocato dagli impianti industriali, compresi gli allevamenti intensivi di bestiame, come l’ossido di azoto, l’ammoniaca, il mercurio, il metano e il biossido di carbonio. Gli impianti e le aziende agricole su scala industriale devono operare in conformità con un permesso concesso dalle autorità nazionali, utilizzando come standard le migliori tecniche disponibili (BAT).
 
Nel loro accordo provvisorio, i colegislatori – si legge ancora nella nota – hanno adeguato determinate soglie agricole per gli allevamenti: 350 UBA (unità di bestiame adulto) per i suini, 280 UBA per il pollame (300 per le galline ovaiole) e 380 UBA per le aziende agricole miste. Le aziende estensive e l’allevamento per uso domestico sarebbero esclusi dall’ambito di applicazione della direttiva. Le nuove norme si applicherebbero progressivamente, cominciando nel 2030 dalle aziende più grandi.
 
© Foto: Puglia Verde

In Europa abbiamo raggiunto un importante risultato. Abbiamo frenato chi voleva paragonare le emissioni animali a quelle industriali. Su questo, l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, grazie all’azione dei suoi parlamentari a Bruxelles e al sostegno del Governo. Siamo al fianco degli allevatori italiani“, ha sottolineato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “Salva un settore cardine del Made in Italy la decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini da latte e da carne dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali che come più volte denunciato rischiava di obbligare tutte le stalle a sottostare a procedure di autorizzazione insostenibili”. È il commento, affidato a una nota, di Coldiretti e Filiera Italia.

Secondo il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, si tratta di “Un accordo migliorativo rispetto alle proposte iniziali della Commissione Ue che, se accolte, avrebbero compromesso le prospettive dell’intera zootecnia italiana.

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