31 Gennaio 2025

Al via le domande per la disoccupazione agricola

Le richieste per il 2023 vanno presentate entro il 2 aprile. L’indennità è erogata dall’Inps in un’unica soluzione ai lavoratori agricoli dipendenti

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C’è tempo fino al 2 aprile del 2024 per presentare le domande per l’indennità di disoccupazione agricola per l’anno 2023. Si tratta di una misura di sostegno al reddito, a cadenza annuale, ed erogata dall’INPS, a cui hanno diritto gli operai che lavorano in agricoltura. Una prestazione che tiene conto della forte “stagionalità” del comparto, con periodi di picco, come le stagioni delle raccolte, alternati a periodi di pausa, come quelli invernali. Può richiederla chi ha prestato lo scorso anno attività agricola come dipendente. Non solo chi ha lavorato con un contratto a tempo determinato, ma anche chi, in possesso di un contratto agricolo a tempo indeterminato, è stato assunto o licenziato nel corso dell’anno, dando luogo così a periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro.

© Foto: Puglia Verde

L’indennità di disoccupazione spetta ai cittadini italiani e stranieri che hanno almeno 102 giornate di lavoro nel biennio 2022-2023

Possono essere utilizzati, per raggiungere i 102 contributi, anche quelli figurativi relativi a periodi di maternità obbligatoria e di congedo parentale, compresi nel biennio utile. Per poter fare domanda, inoltre, occorre essere stati iscritti agli elenchi dei lavoratori agricoli del 2023. Nel caso di contratti a tempo indeterminato, occorre avere anche due anni di anzianità contributiva nella assicurazione contro la disoccupazione involontaria. I cittadini stranieri hanno diritto alla prestazione se titolari di permesso di soggiorno non stagionale, anche se assunti con contratto di lavoro a termine.

L’indennità ammonta al 40% della retribuzione degli operai a tempo determinato e al 30% del salario effettivamente percepito dagli operai agricoli a tempo indeterminato. Con questa prestazione sono indennizzate le giornate non lavorate del 2023: non sono indennizzabili, infatti, le giornate già occupate da lavoro dipendente (agricolo e non), da lavoro autonomo, quelle già indennizzate, come nel caso di infortunio o malattia. Al pari di quanto avviene per la NASpI, la disoccupazione agricola è riconosciuta dall’Inps direttamente al beneficiario. Tuttavia, invece che essere erogata mensilmente, come la NASpI, la prestazione è liquidata in un’unica soluzione.

© Foto: LuigiSonnifero/motion array

L’accesso all’indennità di disoccupazione agricola è subordinato all’invio all’Inps dell’apposita domanda online, o rivolgendosi agli enti di patronato. Sul sito dell’Inps è disponibile anche il Modello SR171 per i titolari di altri lavori in proprio (titolari di partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi, attività professionali, attività autonome in agricoltura). Si tratta di una dichiarazione con cui si attesta di aver svolto lavoro in proprio al fine di poter accedere alla disoccupazione agricola.

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