Tutti i trattori marcianti e funzionanti, che si trovino nei campi o che siano parcheggiati nel piazzale di un rivenditore, fatte alcune eccezioni, dovranno essere assicurati. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea 2118 del 2021, infatti, è entrato in vigore l’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in qualunque area siano ubicati, anche in quelle private.
Il decreto introduce alcune modifiche al Codice della Strada e al Codice delle Assicurazioni Private per adattarli alle norme Ue
Uno degli aspetti più importanti è il requisito che fa scattare l’obbligo assicurativo, che non è più legato solo alla “circolazione” del veicolo, ma all’utilizzo come mezzo di trasporto, a prescindere dalle caratteristiche, da dove viene utilizzato e dal fatto che sia in movimento o fermo, includendo in questa maniera anche quelli fermi nelle aree private. Fanno eccezioni solo quelli posti sotto sequestro o privi di motore.
Una novità normativa su cui – si legge in un comunicato stampa diffuso da Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio – non è stato possibile né in sede parlamentare né, successivamente, in sede di redazione di decreto ministeriale aprire una interlocuzione per valutarne gli impatti e le modalità di attuazione. Ed è proprio per avviare un tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti con gli operatori dei diversi settori su cui impatta in maniera rilevante questa normativa, Federacma, per il tramite di Confcommercio Mobilità e con il supporto delle altre consociate, Federmotorizzazione (Federazione dei concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (veicoli ricreazionali, camper e caravan), ha richiesto l’approvazione di un emendamento al Dl Milleproroghe. L’obiettivo, spiega in una nota l’organizzazione di categoria, è quello di introdurre una modifica normativa al decreto in discussione in questi giorni alla Camera dei Deputati, che posticipi al 31 dicembre 2024 l’entrata in vigore degli obblighi assicurativi derivanti dal recepimento della Direttiva comunitaria.
“La nuova normativa prevede che i trattori presenti nei campi o che siano parcheggiati sui piazzali dei dealer, ma allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – Chiediamo solamente il tempo e gli strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti, per poterci adeguare in modo che ciò non rappresenti un salasso per i possessori di questi veicoli. Il nostro appello è rivolto sia ai parlamentari di maggioranza e opposizione delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Montecitorio, i quali auspichiamo possano trovare convergenza sull’emendamento proposto da Confcommercio, sia al Ministero dei Trasporti –conclude– affinché possa presto convocare tutte le categorie interessate per un confronto”