La protesta degli agricoltori è arrivata anche in Puglia. Un centinaio di trattori hanno marciato in mattinata sulla Statale 100 fino a Parco Perotti a Bari, in una manifestazione ‘senza bandiere’, per chiedere al Governo e alle istituzioni europee di modificare alcune direttive ritenute troppo penalizzanti. Un corteo partito da Noci e da altri paesi a sud di Bari, per chiedere maggiori tutele per il settore agricolo. Una protesta che dalla Germania si sta allargando a macchia d’olio anche in Francia e Italia.
Cia Puglia ha deliberato nell’Assemblea regionale la disponibilità a scendere in piazza e manifestare insieme a tutti gli agricoltori pugliesi impegnati nelle proteste
A chiedere un cambio di rotta dell’Europa sulla politica agricola è anche l’organizzazione di categoria, che nelle stesse ore in cui montava la protesta dei trattori, ha riunito presso l’Hotel Parco dei Principi a Bari gli associati pugliesi, per continuare la mobilitazione sulle questioni da cui dipende il rilancio del comparto primario anche in Puglia.
Per la CIA Puglia, sono 5 le questioni da affrontare a ogni livello istituzionale, europeo, italiano e regionale, racchiusi in un documento approvato dall’Assemblea, che, come si legge nello stesso, sarà inviato ai parlamentari europei eletti nella Circoscrizione meridionale, ai parlamentari italiani eletti in Puglia, al MASAF, ai Prefetti e alla Regione Puglia: riforma della PAC, costi di produzione, calamità e fitopatie, concorrenza sleale e burocrazia.