Una strategia tutta pugliese, per le uve apirene, in grado di coniugare la valorizzazione della biodiversità, l’avanzamento delle conoscenze, la sostenibilità economica e la competitività sui mercati internazionali. Tra gli eventi che hanno caratterizzato la partecipazione della Puglia a Fruit Logistica 2024, un workshop dedicato alle uve apirene pugliesi promosso da Confcooperative Puglia e realizzato con il contributo della Regione Puglia, Dipartimento agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale: “Le uve apirene pugliesi: tra innovazione varietale, export e sfida alle royalties”.
Cresce la domanda dei consumatori sempre più attratti dalle varietà di uva da tavola senza semi, “ready to eat”
Purtroppo, la quasi totalità di queste varietà sono di origine extra UE e questo comporta da parte dei produttori la necessità di pagare royalties, spesso anche onerose, per la loro coltivazione e commercializzazione. Alla difficoltà di accesso alle varietà prodotte in altri Paesi, si aggiungono anche le difficoltà di gestione delle stesse sul territorio pugliese: non è secondario, infatti, il problema del loro adattamento agli areali di coltivazione.
Necessario, dunque, sviluppare la produzione e la commercializzazione delle uve seedless, diventate da alcuni anni l’asse portante dell’economia locale e del territorio pugliese. Al centro dell’incontro tenutosi a Berlino, le sinergie e le aggregazioni, che hanno coinvolto aziende ed enti.
Nel video tutti i dettagli nelle interviste a Vincenzo Patruno – presidente Fedagripesca Confcooperative Puglia, Riccardo Velasco, direttore Crea Viticoltura ed Enologia, Giacomo Suglia, amministratore delegato Consorzio Nu.Va.U.T., Gianluca Nardone, direttore Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Cinzia Montemurro, professore associato Genetica Agraria dell’Università degli Studi di Bari, Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.
