Un documento che definisce indirizzi e criteri da seguire per la realizzazione degli interventi che interessano i tratturi regionali, monumento della storia economica e sociale del territorio pugliese legata alla pratica millenaria della transumanza. La Giunta della Regione Puglia, su proposta del vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, ha adottato il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi, che punta a tutelare, recuperare e conservare i valori naturalistici, storici e culturali dei tratturi regionali, promuoverne la fruizione, incentivare e sostenere lo sviluppo delle attività economiche turistiche, culturali e ricreative, per migliorare la qualità della vita delle comunità locali del Parco dei Tratturi.
Il Documento regionale contiene gli obiettivi di carattere generale che orienteranno i Comuni nella redazione dei “Documenti Locali di Valorizzazione”
Il Puglia la rete dei tratturi, stando alla ricognizione operata per il QAT, il Quadro di Assetto dei Tratturi, si attesta su un valore compreso tra 5.597,19 e 6.447,23 ettari, interessando una novantina di comuni, con un’alta concentrazione nel Tavoliere. In base alla classificazione operata dal QAT, sono almeno 65 i tratturi che conservano l’originaria consistenza, da preservare e valorizzare per il loro attuale interesse storico-archeologico e turistico-ricreativo, mentre altre aree tratturali sono idonee a soddisfare esigenze di carattere pubblico.
“È evidente – si legge nel DRV – come la rete dei tratturi del Sud Italia, che interessa ben 5 regioni, con maggior incidenza sul territorio pugliese, costituisca una grande opportunità per lo sviluppo dei luoghi interessati. La rete tratturale ha in sé una serie di potenzialità che possono essere notevolmente amplificate se inserite all’interno di una strategia di valorizzazione multilivello, che si basi su una visione integrata per lo sviluppo di tutti gli aspetti relazionati con il sistema tratturale.”
In particolare, si tiene conto della funzione dei tratturi come corridoi ecologici di connessione tra le aree naturali protette, i siti di interesse comunitario e gli spazi verdi urbani, ma anche del loro sviluppo come sistemi alternativi di mobilità dolce, utile per la diffusione di pratiche di turismo sostenibile. Il Documento Regionale di Valorizzazione, tra l’altro, si inserisce in un quadro di iniziative che si stanno sviluppando in diverse regioni, anche attraverso protocolli d’intesa tra le amministrazioni regionali coinvolte, con lo scopo di valorizzare la rete tratturale del Sud Italia.