25 Ottobre 2024

Stanziati fondi per valorizzare le DOP e le IGP

Pubblicato il decreto del MASAF che finanzia le attività dei 176 Consorzi di tutela dei prodotti di qualità del settore agroalimentare, undici sono in Puglia

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Ci sono anche 11 consorzi di tutela delle DOP e IGP pugliesi tra i destinatari dei fondi stanziati dal MASAF per valorizzare le potenzialità delle Indicazioni geografiche, riconosciute globalmente come simbolo di eccellenza, in Italia e all’estero. È stato pubblicato il decreto con cui il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste mette a disposizione 25 milioni di euro per sostenere azioni di commercializzazione, informazione, divulgazione e sviluppo dei prodotti DOP e IGP e per rafforzare la rappresentatività dei Consorzi stessi.

© Foto: Puglia Verde

I beneficiari dell’intervento sono i 176 Consorzi di tutela delle DOP IGP del settore agroalimentare, anche organizzati in associazioni temporanee

Il DM n. 451755 del 5 settembre 2023 prevede, tra le attività finanziabili, anche le campagne di informazione e divulgazione per migliorare la comunicazione sull’origine, le proprietà, le caratteristiche e le qualità dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP. Sostegno, inoltre, alle azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a fiere ed esposizioni di rilevanza nazionale ed internazionale. Il contributo erogabile va da un minimo di 60.000 al massimo di 300.000 euro per i Consorzi e fino a 500.000 euro per le associazioni temporanee. Le domande vanno presentate entro il 15 maggio 2024.

Nell’elenco del MASAF figurano 11 consorzi pugliesi a tutela di una varietà di prodotti agroalimentari designati da una DOP o una IGP. L’ultimo nato è il consorzio IGP Clementine del Golfo di Taranto, riconosciuto da un Decreto ministeriale lo scorso gennaio. Tra i primi ad ottenere il riconoscimento, invece, il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva DOP Dauno, nato nel 2002 e il Consorzio che tutela l’oliva da mensa la Bella della Daunia, nel 2004.

© Foto: Puglia Verde

Sempre nel foggiano, troviamo il Consorzio di tutela dell’Arancia e del Limone femminiello del Gargano IGP. Due, invece, i consorzi riconosciuti nella BAT, a tutela di altrettanti prodotti IGP: la Cipolla bianca di Margherita e la Burrata di Andria. In provincia di Bari, è registrato il consorzio per la tutela del Pane di Altamura DOP, quello della Lenticchia di Altamura IGP, il Consorzio per la tutela della Mozzarella di Gioia del Colle DOP e quello dell’Uva di Puglia IGP. Ancora più a Sud, troviamo il Consorzio Olio DOP Collina di Brindisi.

Nel settore agroalimentare, però, a fronte dei 176 consorzi riconosciuti a livello nazionale, sono registrati 326 prodotti agricoli e alimentari DOP, IGP e STG e 529 vini DOCG, DOC, IGT. Cifre che fanno dell’Italia il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Un comparto, quello della DOP economy, che vale nel nostro Paese 20,2 miliardi di euro. Nella sola Puglia il valore generato dalle 60 filiere del cibo e del vino DOP e IGP regionali nel 2022 ha raggiunto i 678 milioni di euro.

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