1 Febbraio 2025

Ciliegie e maltempo, distrutte le coltivazioni nel sud-est barese

Pioggia e vento hanno distrutto le varietà precoci nel sud est barese. Lo sconforto dei produttori del prelibato frutto di stagione nel racconto di una imprenditrice

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“Triste molto triste, glia altri anni era triste ma quest’anno più di tutti”. Le parole dell’imprenditrice agricola Ezia Mezzapesa racchiudono il dramma vissuto dai produttori di ciliegie nel sud est barese. Le copiose piogge e il vento che hanno caratterizzato le prime settimane di maggio hanno irrimediabilmente compromesso la produzione delle varietà precoci. “Le ciliegie sono completamente spaccate – prosegue la signora Mezzapesa – Noi non stiamo più raccogliendo, stiamo solamente pulendo le piante per evitare che le mosche depositano”.  

Una situazione quella verificatasi a Conversano, nel barese e nelle zone limitrofe, a causa dei sempre più frequenti eventi atmosferici eccezionali che impongono un necessario cambio di passo nella gestione dell’agricoltura. “Noi abbiamo provato tante varietà e preghiamo che arrivi qualche varietà migliore della Bigarreau – prosegue Ezia Mezzapesa –  perché ogni anno è un dramma. Quest’anno non se ne è salvata nemmeno una! Ci sono sempre più spese e sempre meno guadagni. Noi abbiamo anche provato alcune tipologie di coperture che si sono rivelate inutili. Ora sembra che ci siano nuove coperture che potrebbero salvare il prodotto. Quando saremo sicuri che questo avvenga – conclude – forse potremmo tornare a investire su questa coltura”.  

© Foto: Puglia Verde

Dal cambiamento varietale alle coperture: necessario un cambio di passo nella gestione della produzione del prelibato frutto di stagione

Ai timori di investimenti importanti fa da contraltare la necessità di arrivare per primi per spuntare prezzi che rendano sostenibile l’impegno del primo anello della filiera. È sufficiente, infatti, guardare a quanto avvenuto negli anni scorsi, per notare come il mercato non premi le tardive seppur di qualità. Oggi che gli altri stanno raccogliendo le ciliegie 2 euro, io le sto vendendo a 6,50 euro, la Bigarreau l’ho venduta a 8,50 euro”. Il racconto è di Francesco Mansueto, imprenditore agricolo della zona che ha scommesso su una copertura, ideata e brevettata dalla società agricola di famiglia. Un investimento, ci riferisce, pari a circa 90mila euro.   
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