24 Ottobre 2024

Degustatore dell’olio, al via i corsi dell’AIS

Sono quattro le città pugliesi in cui prenderà il via il percorso didattico a cura dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia per imparare a conoscere l’extravergine

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Un percorso modulare costituito da tre differenti sezioni per approfondire tutti gli aspetti legati a uno dei prodotti simbolo di Puglia, l’olio extravergine di oliva. Partono non a caso da Ostuni, il prossimo 6 novembre, i corsi dedicati agli oli evo curati dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia. «È con grande orgoglio che oggi presentiamo ufficialmente il Corso da Degustatore di Olio, un’iniziativa che, grazie all’impegno di AIS Puglia, prende vita in una delle capitali dell’olio pugliese: Ostuni. Questa città, conosciuta e apprezzata per il suo legame profondo con la tradizione olivicola – ha affermato Giacomo D’Ambruoso, presidente AIS Puglia durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa – è la cornice ideale per un progetto che mira a diffondere la conoscenza e la valorizzazione dell’Olio Extra Vergine di Oliva, uno dei pilastri della cucina mediterranea e simbolo di qualità del nostro territorio. L’olio evo non è solo un prodotto di eccellenza, ma è un vero e proprio patrimonio culturale, capace di unire le tradizioni gastronomiche dell’Europa del Sud e rappresentare un punto di incontro tra popoli e culture».

© Foto: AIS Puglia

Dal contesto scientifico-tecnico all’abbinamento cibo-olio: un percorso formato da 14 lezioni frontali che permetteranno di approfondire tutti gli aspetti dell’olio extravergine di oliva

Nel primo modulo verranno esaminati gli aspetti tecnico-agronomici alla base della produzione, saranno forniti gli strumenti per valutare eventuali difetti e, insieme, verrà proposto il modello AIS per la degustazione degli oli extravergini. Nel secondo modulo saranno considerati aspetti geografici relativi alla diffusione dell’olio evo a livello regionale, nazionale e internazionale e sarà presentata la scheda a punteggio per la valutazione quali-quantitativa dello stesso. Nel terzo modulo si entrerà nel vivo dell’abbinamento tra olio e cibo, con focus specifici sul tema delle tendenze gastronomiche attuali, sugli aspetti storico-culturali dell’olio evo e sulle sue proprietà nutraceutiche. «Lavoriamo in maniera sinergica – ha sottolineato Rocco Caliandro, delegato AIS Brindisiper valorizzare questo territorio nel settore vitivinicolo da tanti anni. Non abbiamo mai risparmiato alcuna energia, custodendo ormai da qualche tempo il sogno di poter dedicare la stessa attenzione per un’altra eccellenza: l’olio extravergine di oliva, simbolo della nostra Puglia e patrimonio identitario della nostra cultura. Da qui l’emozione per l’avvio di questo percorso che avverrà a breve. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a questo momento dalla nostra delegazione e convinto – ha concluso – che la strada intrapresa sia quella giusta per rendere il giusto riconoscimento a due eccellenze del nostro territorio, come il vino e olio».

© Foto: Puglia Verde

Dopo Ostuni, sarà la volta di Bari e Lecce il 14 novembre e Polignano a Mare il 9 gennaio 2025

Corsi che rappresentano un passo decisivo verso il riconoscimento ufficiale della figura del professionista dell’olio AIS. Un’opportunità per aprire nuove strade lavorative ma soprattutto contribuire a divulgare la conoscenza di un prodotto di eccellenza del territorio. «Vogliamo offrire agli appassionati e ai professionisti del settore gli strumenti necessari per apprezzare e riconoscere l’altissimo valore di questo alimento, che racchiude in sé storia, sapienza e biodiversità. La Puglia – continua il presidente dell’AIS Puglia, Giacomo D’Ambruoso – è terra di olio, di tradizioni millenarie legate alla coltivazione dell’olivo, e con questa iniziativa ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la consapevolezza del valore del nostro Olio Evo, promuovendo la sua cultura non solo a livello locale, ma in una visione più ampia e internazionale. Sono certo – ha concluso D’Ambruoso – che questo percorso formativo contribuirà a rendere ancora più forte il legame tra i pugliesi e il loro prezioso “oro verde”, e a far conoscere le straordinarie qualità organolettiche che distinguono i nostri oli nel panorama mondiale»

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